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VIDEO. CANA: “La differenza tra la Juventus e la LAZIO? Loro sfruttano gli errori al momento giusto”
VIDEO. Dopo la pesante sconfitta in casa della JUVENTUS, la LAZIO affida al difensore biancoceleste Lorik CANA il compito di rispondere alle domande dei giornalisti in zona mista…
Pubblicato alle ore 00.17 del 1°settembre 2013
NOTIZIE SS LAZIO – Dopo la pesante sconfitta in casa della JUVENTUS, la LAZIO affida al difensore biancoceleste Lorik CANA il compito di rispondere alle domande dei giornalisti in zona mista. Ecco le sue dichiarazioni.
LE DICHIARAZIONI DI CANA IN ZONA MISTA
Difesa sotto accusa
“Otto gol subiti sono tanti, dobbiamo analizzare cosa è successo durante la partita, stasera sulle due prime opportunità che hanno avuto in azioni simili abbiamo preso due gol. Uno ci può stare, il secondo non può accadere alla stessa maniera. Poi abbiamo provato a tornare in partita, abbiamo segnato il 2-1 e messo la Juventus in difficoltà. Abbiamo iniziato bene nel secondo tempo ma il terzo gol fa male alla squadra e con un uomo di meno è ancora più difficile perché ci sono spazi enormi“.
Senza Biava..
“E’ il mister che sceglie i giocatori, abbiamo dimostrato tutti di avere qualità e l’allenatore schiera la formazione che ritiene più pronta. Se stiamo un po’ più attenti negli inserimenti da dietro, rimaniamo un po’ più chiusi e con un po’ di fortuna si poteva fare bene. Non è stato così, abbiamo provato a rientrare in partita. Guardiamo avanti, abbiamo tanti tipi diversi di giocatori ed è una fortuna per il mister poter scegliere“.
Squadra propositiva, ma la Lazio ha fatto venti minuti chiusa
“Non si può sempre prevedere questo, magari provi a giocare e loro spingono. Tante volte hanno corso anche loro dietro la palla, specie a fine primo tempo. La differenza tra la Juventus e la Lazio è che loro sfruttano gli errori nel momento giusto“.
Calo fisico o mentale?
“Non penso fisico perché stiamo abbastanza bene, penso che nel secondo tempo abbiamo provato a rientrare in partita ma il terzo gol ci ha fatto male e abbiamo lasciato più spazio, con l’uomo in meno è diventato quasi impossibile”.
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