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ROCCHI: “KEITA ha grandi potenzialità, ma serve pazienza. Io alla LAZIO? Solo voci”
L’ex attaccante, attualmente senza contratto, parla anche dell’inizio della stagione biancoceleste: «Le sconfitte? Nessun campanello d’allarme, siamo solo all’inizio»…
NOTIZIE SS LAZIO – «Keita? Sicuramente è un giocatore che ha qualità. L’ho visto, ci siamo allenati un po’ di volte insieme, ha qualità importanti, non va caricato di troppe responsabilità perché è giovane e penso debba essere inserito piano piano. Ha un bel potenziale. Non so se giocherà dal primo minuto,il mister punta molto sul discorso di squadra, indipendentemente dal giocatore. Se ritiene giusto farlo giocare è perché può dare qualcosa alla squadra, lo valuterà sempre in quest’ottica». Sono le parole di Tommaso ROCCHI, intervistato ai microfoni di lalaziosiamonoi.it. L’ex attaccante biancoceleste ha analizzato l’inizio della stagione biancoceleste e predica calma: « Non credo sia un campanello d’allarme, anche perché è appena iniziato il campionato. E poi sicuramente la Juve ha dimostrato in questi anni di essere una delle più forti, poi ci possono essere degli errori durante le partite e alcune situazioni difficili, fa parte del gioco. Ma è solo l’inizio, quindi non credo ci siano ancora problemi». Poi racconta del suo futuro, delle scelte che farà a breve: «Sono in attesa, qualche proposta l’ho avuta, se ad oggi sono ancora qui è perché le offerte non sono state il massimo. Stiamo aspettando alcune risposte e stiamo facendo alcune valutazioni. Spero a breve di ricominciare, mi manca il campo, voglio giocare ancora. Serie A? E’ normale che mi piacerebbe però sono passati già un po’ di mesi e quindi si prendono in considerazione anche altri ipotesi, compresa la possibilità di andare all’estero. Un ritorno alla Lazio? Solo voci, non si sono fatti sentire». Infine un pensiero d’amore per la LAZIO: «Amare la maglia della squadra in cui giochi ha un sapore diverso. Da quando sono arrivato a Roma ho avuto la fortuna e l’onore di ricevere questa “lazialità”, uno spirito che dentro di me è cresciuto nel corso degli anni e che mi ha portato a scegliere la Lazio sino a quando smetterò di giocare».
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