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La ‘Banda Maestrelli’ celebra il ritorno a casa di Long John (FOTO)
Il Presidente Buccioni, Wilson e Oddi hanno ricordato la figura di Giorgio Chinaglia, che riposerà nella cappella dei Maestrelli, affianco alla tomba di……
NOTIZIE SS LAZIO- Alle 12.30 al Circolo Canottieri Lazio è andata in scena la conferenza di bentornato a Giorgio Chinaglia, la cui salma tornerà a casa domenica mattina. A fare gli onori di casa sono stati il presidente della Polisportiva Lazio Antonio Buccioni, il capitano della ‘Banda Maestrelli’ campione d’Italia nel ’74 Pino Wilson e Giancarlo Oddi, romano e laziale doc di quella fantastica formazione guidata da ‘papà’ Tommaso Maestrelli. Queste le parole del Presidente Buccioni: “Non voglio parlare di Giorgio in particolare per rispetto di chi lo ha conosciuto. Sarei presuntuoso e superbo se volessi raccontarlo, se provassi a tracciare un suo profilo, agli occhi di chi già lo ha vissuto. Oggi, domenica e lunedì non sarnno giorni di festa. Abbiamo una consapevolezza condivisa. Massimo, Pino, Giancarlo, ai quali esterno massima gratitudine, hanno combattuto per il buon esito di questa iniziativa. Siamo convinti che Giorgio, dall’alto del cielo, sia contento di essere ospitato per sempre nella sua Roma biancoceleste, all’interno della cappella della Famiglia Maestrelli. Fatalità a pochi metri dalla tomba di Gabriele Sandri, un circuito laziale di un certo tipo. I ragazzi del ’74 come gli eroi greci. Hanno sconfitto Troia e riportato a casa la vittoria definitiva. Una colpa, che hanno pagato a caro prezzo, anche con la propria vita”. Poi prende parola il capitano Wilson: “Ringrazio il Presidente della Polisportiva Buccioni. Siamo tutti orgogliosi di farne parte. È una consolazione sapere che Giorgio sia qui, a Prima Porta. Ora la sua ‘presenza’ sarà accessibile a tutti. Voglio sottolineare il grande apporto di Massimo e Tiziana Maestrelli. Siamo riusciti a tenere segreta fino all’ultimo questa data. Da solo non avrei potuto fare molto, la banda tutta si è adoperata. C’è sempre stato tra di noi un senso di amicizia, che ci ha portato ad essere ancora oggi legati. Eravamo una squadra considerata in mano alla discordia. Tutto vero, ma a distanza di 40 anni è ancora profondo il senso di amicizia che ci lega l’un l’altro. Avremmo voluto abbinare i 2 miti della storia biancoceleste, poi abbiamo pensato che quello di Piola era un evento più gioioso. Chinaglia era un mito perché ha cambiato la storia biancoceleste. Ci ha trascinato verso la conquista del primo vero trofeo di questa Lazio. Abbiamo fatto di tutto e di più per poter accogliere Giorgio a Roma.” E’ il turno ora di un commosso Oddi, che chiude la conferenza: “Giorgio è stato lasciato solo dopo la Presidenza, nel bel mezzo di un momento davvero triste e difficile. Gianfranco Antonini lo ha aiutato in tutto, con discrezione, senza mai risultare sui giornali o prendersi le luci della ribalta. Una persona eccezionale. Non c’erano due gruppi all’interno dello spogliatoio, ce n’era uno e poi Giorgio. Stava sulle scatole a tutti per via del suo modo di stare in campo, per le sue lamentele (ride, ndr). Avremmo preferito accoglierlo da vivo, è chiaro. Ciò non è stato possibile, dati gli accadimenti a suo carico che poi sono venuti a cadere. Lo abbracciamo oggi con tanta felicità nei nostri cuori biancocelesti.”
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