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LOTITO alla curva: “Non mollo”
CORRIERE DELLO SPORT (Fabrizio Patania). Il presidente della Lazio risponde alla contestazione messa in atto dai tifosi nei suoi confronti…
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO- La Nord ieri ha contestato pesantemente Lotito. Non succedeva da molto tempo, ma i cori contro il presidente erano evidenti e animati, anche se una buona parte dello stadio non approvava la protesta. Il risultato di 3-0 a fine primo tempo ha messo d’accordo tutti. Non si è fatta attendere la risposta di Lotito, come riportato dal ‘Corriere dello Sport’. «Io non sono convinto che tutti i tifosi siano scontenti. Questa contestazione dura da molto tempo, ma se il loro obiettivo è farmi desistere allora hanno sbagliato obiettivo perché io non mollo. Quando sono arrivato la Lazio si era ad un passo dal fallimento, mentre ora ha fatto passi da gigante sia sul campo che come peso in Lega. Abbiamo vinto due Coppe Italia e una Supercoppa e abbiamo fatto tante cose che sono sotto gli occhi di tutti. Io ammetto le critiche costruttive, ma non quelle fatte tanto per fare, soprattutto a inizio stagione. Quella del tifoso non è una professione. Qui ci sono 300 persone che contestano la mia persona indipendentemente dai risultati, lo hanno fatto anche dopo la vittoria della Coppa Italia e durante il ritiro. Oggi hanno preso a pretesto il mancato arrivo di Yilmaz che nessuno si era prefissato. Yilmaz sono contento di non averlo acquistato e mi assumo la responsabilità di ciò che dico. Ci è stato proposto il 15 agosto, alla fine ho deciso di non voler soggiacere al ricatto di un uomo (l’agente, ndr) anche perchè Yilmaz non è il messia» . Ha difeso il suo lavoro lungo nove anni. «E’ un dato di fatto che oggi la squadra possa competere con club che fatturano il triplo di noi. C’è un progetto di crescita importante. Le critiche devono avvenire sempre dopo i fatti, non prima. Ritengo ci sia una sparuta minoranza che mi criticherà sempre. Non mi curo di loro, ma è chiaro che questo atteggiamento non fa bene alla squadra. Chi pensa di potermi condizionare con questo atteggiamento non ha capito nulla, io ho più interesse dei contestatori a fare una squadra forte. E’ successo anche questa estate: non ho venduto i giocatori più importanti, nonostante offerte alte. Quando i nuovi acquisti saranno a disposizione anche queste persone si accorgeranno del valore degli innesti arrivati in estate. Questi non sono tifosi, sono contestatori. Oggi c’erano 7300 paganti: la gente critica, ma non viene allo stadio. L’unione fa la forza e questi non fanno la forza del club, anche se non mi toccano. Io non mi curo di loro».
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