PETKOVIC in conferenza stampa: “Domani so cosa voglio vedere, dobbiamo portare a casa tre punti” (FOTO e VIDEO)

NOTIZIE SS LAZIO – Vigilia di SASSUOLO-LAZIO. Alle 12.15 PETKOVIC prende la parola in conferenza stampa presso il Centro Sportivo di Formello. Il tecnico biancoceleste risponde alle domande dei cronisti subito dopo la seduta di rifinitura, nella quale sembra voler puntare al 4-1-4-1.

LE DICHIARAZIONI DI PETKOVIC

Ha parlato di continuità, è la parola vincente?
“Spero, ma soprattutto la convinzione è portarsi sempre più avanti nella qualità e nel modo di proporre il proprio gioco, tutto questo aiuta a portare a casa tre punti“.

Cosa non vuole vedere domani?
“So cosa voglio vedere, è importante dobbiamo pensare in maniera positiva”

La Lazio domani ha tutto da perdere?
“No“.

Conosce il Sassuolo, ha visto i progressi contro il Napoli?
“È una squadra che l’anno scorso ha giocato bene, hanno avuto difficoltà alla fin a livello mentale, ma la promozione e l’impatto in Serie A è sicuramente un po’ difficile. Tante volte non hanno meritato le sconfitte, ma hanno dimostrato carattere e la possibilità di cambiare gioco dopo questa pesante sconfitta in casa (o-7 contro l’INter ndr.). Hanno dimostrato contro il Napoli che è una squadra che può dare fastidio a tutti e sicuramente rispetto a questa squadra. In casa loro dopo la sconfitta pesante vogliono riscattarsi, ma penso che la Lazio deciderà questa partita in bene o in male“.

Conterà più l’esperienza o la freschezza e quindi una condizione brillante?
“Un misto che porta ad essere più propositiva e con tanto movimento, cosa che abbiamo avuto nell’ultima gara e assoluta voglia di vincere e fame per la vittoria”

In casa avete costruito tanto e segnato tanto. Quanto conta una vittoria e una buona prestazione in trasferta?
“Una buona prestazione  e qualità del gioco dà un fondamento alla squadra per andare più lontano possibile, con più certezze. Non siamo ancora al 100%, siamo a buon punto, abbiamo finito il campionato scorso vincendo 5-6 partite su 7, lo abbiamo finito in modo positivo lo scorso anno anche vincendo fuori casa. Tocca a noi dimostrare che quello che abbiamo costruito fino ad ora va confermato, ci vuole una vittoria contro il Sassuolo per valorizzare il risultato ottenuto con il Catania“.

Ederson ha la condizione fisica per giocare nuovamente dal primo minuto?
“Spero che tutti quelli che vanno in campo danno il 100%, se dura meno di 90  minuti dipende anche da certe situazioni. Noi dobbiamo essere onesti e alzare la mano quando qualcuno non riesce a dare di più. Ci sono giocatori che devono entrare e fare la differenza,  così anche per Ederson“.

Perea è pronto per giocare dal primo minuto?
“E’ pronto come tutti gli altri, dal primo minuto ma quanto dura non ci sono tre prove adesso, sicuramente è pronto e sarà convocato”.

Ci sarà un turno di riposo a Lulic?
“Sono un po’ limitato con le scelte al momento, ho tanti giocatori fuori. Scelgo di far riposare i giocatori nel momento giusto, perché vogliamo essere competitivi e vincere sempre, abbiamo tre partite e voglio ottenere il massimo dalla squadra e che tutti riescono a dare il 100%. Per questo ogni tanto serve la freschezza”.

E’ soddisfatto del debutto di Perea? Come lo sta vedendo? Si aspetta un’ulteriore crescita?
“E’ troppo presto per parlare e valutare Perea, nessuno sa quale sia il suo 100% e dobbiamo spingere al massimo per farlo arrivare al top. Mi è piaciuto, è entrato in partita senza paura e ha tentato di fare, gli mancano gli automatismi, ma è giovane deve lavorare e crescere di giorno in giorno”.

Non ha mai schierato insieme Ederson e Hernanes
“E’ più una casualità. Una volta lo scorso anno hanno giocato insieme abbastanza bene, collaborando bene. Non ci sono pregiudizi, ogni giocatore bravo può giocare con un altro giocatore bravo“.

Nel 2013 una sola vittoria in campionato e una in coppa. Perché? 
“E’ anche casualità, ma dobbiamo proporre gioco propositivo e crederci di più per le partite fuori casa. Queste squadre quando giocano in casa ci credono di più e noi dobbiamo dare tutto per essere migliori dell’avversario anche fuori casa”.

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