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TARE: “Ieri la gara della svolta: finalmente è uscito il vero carattere. F.ANDERSON ha enormi margini di miglioramento, PEREA ricorda CAVANI ma…”
Il direttore sportivo biancoceleste ha poi aggiunto: “Ora per non esaltiamo troppo i giovani: saprà PETKOVIC quando sarà il loro momento. Contro la FIORENTINA abbiamo bisogno del sostegno del pubblico”…
NOTIZIE SS LAZIO – Intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7, il direttore sportivo Igli TARE ha parlato a tutto tondo, tornando sulla gara di ieri contro il TRABZONSPOR, presentando l’importante match contro la FIORENTINA e commentando le prestazioni dei giovani PEREA, KEITA e FELIPE ANDERSON. Ecco le sue parole:
Sulla gara contro il Trabzonspor
“Ho visto una partita a due facce con un primo tempo poco equilibrato per quanto riguadra la fase difensiva e uno secondo tempo molto buono per la fase offensiva. Penso che sarà la partita della svolta perchè è uscito il carattere della squadra, carattere che nelle ultime partite è stato alternante ma domenica mi aspetto un altro passo importante e vincere contro la Fiorentina”
Sulle critiche a Biglia
“Non è una questione di voto basso o alto, è che stiamo parlano di una piazza con grandi aspettative che a volte vanno anche oltre le reali potenzialità. Ho sentito anche io quello che è successo stamattina (la prestazione di Biglia giudicata insufficente da diverse testate, ndr) e mi dispiace: queste sono persone che non vogliono bene alla Lazio. I giocatori vanno sempre difesi e le cose che ho sentito stamattina vanno oltre alle critiche. Se io dovessi giudicare un giocatore come Biglia… chi ha detto questo su di lui non ci capisce nulla di calcio. Per lui parla la storia ed il tempo sarà galantuomo: chi ha fatto per 7 anni il capitano all’Anderlecht oltre che essere nazionale argentino, di sicuro è un grande colpo per la Lazio. Ma non va’ messo sotto osservazione solo lui: è un discorso che colpisce tutti i nuovi e questa cosa va combattuta. Lo sento sempre in giro: ‘A Roma è così…’, questo non va bene, non si può criticare prima senza aver visto e non ha niente a che fare col calcio”.
Su Felipe Anderson e Perea
“Ho sentito molti commenti nelle ultime settimane: dove sono i nuovi? La questione è questa: i nuovi hanno bisogno di tempo e di essere difesi da noi, dalla stampa e dai tifosi perchè non è semplice entrare subito in sintonia con l’ambiente romano. Questo lo hanno capito e stanno cercando di mettercela tutta in maniera molto professionale per integrarsi al meglio. Felipe Anderson e Perea hanno tutte le carte in regola per diventare giocatori importanti per la Lazio ma dobbiamo essere molto bravi noi a dargli il tempo di crescere. Il chiaro esempio è Onazi, che oggi è tutto un altro giocatore rispetto a quello di 12 mesi fa: sembra che abbia sulle spalle oltre 200 presenze oggi… Ho sentito tante parole su di lui in passato, così come sul Lulic, Gonzalez ma bisogna far capire che i giocatori hanno bisogno di affetto. Poi i calciatori devono capire che indossano una maglia importante, come quella della Lazio, e dare il massimo in campo. Mi ha fatto molto piacere vederli lottare per essere subito protagonisti. Ora però non esaltiamoli troppo perchè hanno fatto vedere solo quello che sanno fare ma c’è ancora molto margine. Io conosco molto bene Felipe Anderson: lui è al 50% e non ha ancora fatto vedere la sua migliore qualità, ossia l’esplosività fisica. Quando sarà al 100% sarà un giocatore importante non solo per la Lazio ma per tutto il campionato italiano. Perea invece è un centravanti molto atipico per le caratteristiche che ha e può dare molto: assomoglia a Cavani ma dobbiamo dargli lo stesso tempo che ha avuto l’uruguaiano di esprimersi”.
Sull’Europa League
“Nel calcio internazionale si vede che tanti paesi hanno fatto passi importanti. Vedi anche la vittoria dell’Apollon contro il Legia: ti fa capire che non bisogna sottovalutare nessuno. Le competizioni internazionali ti fanno crescere molto e saranno fondamentali per i nostri giovani. Sarà fondamentale trovare poi gli equilibri difensivi ma lo dico sempre: la difesa parte dall’attacco e dobbiamo migliorare lì. Però questa squadra ci darà tante soddisfazioni e sono contento di come Floccari, Ederson e Keita hanno dimostrato, entrando in corsa, tanto entusiasmo e la voglia di dare quel qualcosa in più alla squadra. Questo è un gruppo che ha tanta voglia di sacrificarsi e grande personalità”
Sulla Fiorentina
“C’è qualcosa di importante da sottolineare: noi siamo all’inizio di un percorso. Io dopo il 26 maggio ho spiegato che bisogna rifondare una squadra che aveva terminato un ciclo importante, ci stiamo lavorando e dobbiamo essere più pazienti. Quando ci sono delle partite come quella di domenica contro il Sassuolo ci possono stare delle critiche, soprattutto per come è arrivato il pareggio, ma non bisogna dimenticare che siamo sesti in classifica ad un punto proprio della Fiorentina. Domenica quindi abbiamo la possibilità di superare una squadra che da molti era indicata come la sorpresa del campionato. E’ importante che la gente capisca che è un momento fondamentale: stiamo gettando le basi per il futuro ma questo gruppo ha carattere. Non si può vincere sempre ma spero che il pubblico sostenga sempre la squadra a partire da domenica”.
(Messaggio di un tifoso) squadra sopravvalutata, la Lazio è da 6°-7° posto
“Essere da 6-7° posto all’inizio non conta: l’importante è come arrivi alla fine. Ma io voglio sottolineare quello che si è raggiunto negli ultimi anni, dalla Prima squadra al settore giovanile. Noi siamo i primi a volerci migliorare”.
(Continuano ad arrivare diversi messaggi di elogio su Perea, Keita e Felipe Anderson)
“Fa piacere quando vedi i messaggi di elogio ai giovani ma non bisogna esaltarli. L’importante è che il tecnico ha tante scelte e che Perea e Keita possono rappresentare delle valide alternative. Ora bisogna avere il coraggio di lanciarli, perchè loro rappresentano il futuro e la continuità di questa Lazio. Sta poi al mister decidere quando sarà il loro momento e a loro dimostrare di valere in campo”.
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