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LOTITO: “Squalifica? Si sta creando una criminalizzazione a priori della LAZIO”
INTERVISTA PREGARA – Il patrona aggiunge: «A Roma si fanno critiche distruttive prima di conoscere i giocatori. Giovani? Importante un giusto mix tra gioventù e esperienza»…
INTERVISTE PREGARA – A pochi minuti dall’inizio della sfida tra LAZIO e FIORENTINA, il Presidente della LAZIO Claudio LOTITO ha parlato ai microfoni di SKY. Ecco le sue parole
LOTITO A SKY
Parliamo di Perea e Anderson: vedendo le scelte di petkovic di stasera, la gara di stasera può dire se può nascere una nuova Lazio, più giovane, vista l’età media che si è notevolmente abbassata?
“Non è che può nascere, sicuramente fanno parte dell’organico tutti quei 7-8 giocatori che abbiamo acquisito nello scorso mercato. Di questi 8, 4 hanno 20 anni o meno (PEREA; FELIPE ANDERSON; KEITA; VINICIUS), insomma abbiamo abbassato notevolmente l’età media della squadra. Lo scorso anno ci criticavano il fatto di avere una squadra troppo “anziana”, ora ci criticano di averne una troppo giovane. Io penso che un mix giusto tra chi ha esperienza e chi ha potenzialità agonistiche come i ragazzi che abbiamo acquisito, possano costituire un elemento importante per raggiungere determinati obiettivi.
Stiamo vedendo un Petkovic ultimamente un po’ nervoso. Perché secondo lei?
“Perché bisogna considerare che fare calcio a Roma è una cosa molto difficile. C’è una pressione mediatica tale che non c’è in altri campionati. Chi non vi è abituato, perché fa un calcio basato su un progetto, si trova in difficoltà perché a Roma si fanno a priori critiche distruttive prima di conoscere i giocatori. Sono stati vilipesi tutt una serie di giocatori senza averli mai visti scendere in campo. Poi, quando scendono in campo, se fanno bene sono trattati con sufficienza e gli viene data l’approvazione, poi se consolidano le prestazioni si inizia a parlare di buon giocatore. Se viceversa fanno buone prestazioni a cui non ne seguono altre altrettanto buone, vengono trattati come “fuochi di paglia”. Quindi, è difficile per chi punti esclusivamente su aspetti tecnici professionali, essere trattati in modo così altalenante. Per chi, come me,è abituato ad essere sempre contestato, è più facile mettersi alle spalle questi problemi”.
Sulla squalifica in Europa League. Cosa pensa di fare la società?
“Intanto faremo ricorso, poi faccio un appello ai tifosi di mantenere un comportamento rispettoso delle regole. Devo però anche sottolineare che ultimamente queste chiusure vengono attuate in modo abnorme anche per cose non razziste: capisco che c’è gente non educata nei confronti degli ospiti, che magari mettono a ferro e fuoco una città e magari incarcerati. Poi, se questa delegazione FARE, che non è dell’UEFA, abbia sentito che alcuni supporters laziali abbiano usato parole insultanti verso i supporters polacchi, se uno va negli stadi, tutti andrebbero chiusi, anche perché si sta creando una criminalizzazione a priori della Lazio molto ingiusta, perché legata ad una storia che ora non c’è più e chi ne fa le spese è la società che nonostante i suoi sforzi ne paga solo i danni e non è giusto: la chiusura di uno stadio non è solo un danno economico ma mina l’equilibrio e la par condicio delle gare, e ciò non è regolare. Se abbiamo responsabilità della società, potrei capirlo, ma in questo caso la sanzione mi pare esagerata”.
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