“LE GIACCHE DEGLI ALLENATORI”. Un viaggio fantastico grazie ai miti del nostro calcio: da LIPPI a MAESTRELLI

NOTIZIE SS LAZIO – Si tratta del primo romanzo di una serie per bambini. Si chiama “Le giacche degli allenatori”, e la casa editrice che lo pubblica è la Salani (già famosa per Harry Potter). L’autrice è Gabriella Greison, un passato al La Gazzetta dello Sport di Carlo Verdelli, e anche in altre redazioni (tra cui Sky Sport e Radio Deejay), e ora firma brillante di Vanity Fair. Ma è la sua vena da scrittrice che l’ha portata a imbarcarsi in un questa simpatica avventura: nel libro (uscito neanche un mese fa) ha creato un museo di giacche di allenatori del passato, e ci ha messo dentro un bambino curioso e appassionato di calcio (ma non tifoso), che con il suo cane Antoine Doinel, ne combina di cotte e di crude. Il museo è un posto magico, dove si può tornare indietro nel tempo, e rivivere tutta la storia del calcio. Nel primo libro della serie (si compra anche sul sito di Amazon o di ibs.it, in sconto) la giacca che il bambino indossa, frugando negli scatoloni, è quella di Eugenio Bersellini, il Sergente di Ferro: e così, all’improvviso, parte il viaggio indietro nel tempo, e il bambino si ritrova nella Pinetina di fine anni 70, quando l’Inter di Beccalossi e Altobelli vincono lo scudetto nella stagione 79-80. L’idea è magnifica, e permette – tramite le giacche degli allenatori, messe in sequenza – di rivedere tutte epoche più grandi della storia del calcio, “perché – sostiene la Greison – guardando, toccando, osservando bene le giacche degli allenatori, è possibile capire tutta la storia del calcio” . Infatti, la giacca di Bersellini, rappresentava proprio il suo calcio: fatto di buone maniere, ma di regole: giacca squadrata, di tessuto grosso. Vagando nel museo, si trovano però anche tante altre giacche che saranno protagoniste indiscusse dei prossimi romanzi della serie: la giacca di Lippi (nel libro che uscirà a maggio, sulla finale vinta dall’Italia nel 2006 a Berlino), la giacca di Zeman, o la giacca di Maestrelli.

Ecco, proprio la giacca di Maestrelli è quella a cui siamo più interessati, naturalmente. Una giacca a quadrettoni, che ricordiamo tutti molto bene. E che rappresentava esattamente il suo tipo di gioco in campo. “La giacca di Maestrelli era Maestrelli, ed era proprio quella Lazio là, di metà anni 70, che vinse lo scudetto”, sostiene la Greison. E il bambino protagonista del libro, farà un magico viaggio proprio in quella Lazio, e farà rivivere a tutti le imprese di quella formidabile formazione. Il libro, ricordiamo, parla di valori, di sentimenti, di cose sane del calcio: perché con gli occhi di un bambino, è possibile ancora sognare con questo sport.

Non è soltanto questa la teoria condivisibile dell’autrice, ma anche un’altra: “in un’epoca in cui, per via della crisi, i grandi bomber, i grandi goleador sono stati tutti venduti, le vere rockstar del nostro calcio attuale sono gli allenatori: infatti, parliamo della Lazio di Petkovic, del Napoli di Benitez, dell’Inter di Mazzarri…e non più diciamo più la squadra e il nome della punta di riferimento. Gli allenatori sono l’anima del nostro calcio, e dalle loro teste partono le intuizioni più alte”. Le prossime presentazioni del libro saranno a Bergamo, venerdì 18 ottobre, alla libreria ibs di via XX settembre, alle 17.30, e con Gabriella Greison ci sarà l’ex-biancoceleste Guglielmo Stendardo, grande appassionato di libri (ricordiamo che è tra i pochi calciatori che si è laureato). In vista di Atalanta-Lazio del prossimo week-end, non poteva arrivare un segnale più bello: visto che il pubblico sarà di bambini, e si parlerà di sogni, di valori, di tutto quello che permette di pensare che il calcio è ancora una cosa bella.

La redazione di Lazionews.eu