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CANA VS STENDARDO, quando il gioco si fa duro i “guerrieri” entrano in gioco
ATALANTA-LAZIO, IL FACCIA A FACCIA. I due difensori si somigliano per tante caratteristiche, ma quello che li rendi unici è il loro mettere sempre in campo il cuore…
FACCIA A FACCIA: CANA VS STENDARDO
“Quando il gioco si fa duro, i duri entrano in gioco”. Mai un detto popolare si sposa meglio con le caratteristiche di due mastini di area di rigore che si troveranno di fronte a Bergamo domenica alle 12.30. Si tratta del “Guerriero” biancoceleste Lorik CANA e di quello dell’ATALANTA, ex biancoceleste con la LAZIO sempre nel cuore, Guglielmo STENDARDO. Le doti fisiche dei due, 85 kg distribuiti su 186 cm per l’albanese e 89 kg per 190 cm per l’italiano, sono la loro forza principale oltre al senso della posizione e all’imperioso stacco di testa. Sono guerrieri perché in ogni attimo della partita mettono il cuore e la grinta che hanno dentro. Rudi, rocciosi, decisi, tipi da “o prendo la palla o la caviglia” ma onesti e leali, pronti a scusarsi subito se commettono un fallo, ma altrettanto pronti a continuare a mordere i polpacci degli avversari. Sono beniamini del pubblico proprio per lo spirito guerriero che mettono in campo. Sono leader incontrastati delle proprie squadre, sempre pronti a caricare i propri compagni, non solo a parole ma soprattutto con i gesti. Ultimi ad arrendersi, capitani senza fascia, sono i tipici giocatori che anche con la squadra sotto di 3 gol a un secondo dalla fine urlano e ci credono. Perché questo vuol dire essere “duri”, questo significa essere guerrieri, perché di questa pasta sono fatti Lorik CANA e Guglielmo STENDARDO.
LORIK CANA, GUERRIERO BIANCOCELESTE
Nato a PRISTINA nel 1983 in KOSOVO, a causa della guerra, da giovanissimo fugge con la sua famiglia in Svizzera ed inizia la carriera di calciatore tra le file delle giovanili del Dardania Lausanne. Nel 2002 approda al Paris Saint German e disputa le sue prime partite da professionista. La stagione successiva si consacra al grande calcio, diventa un punto di riferimento della squadra parigina con la quale rimane fino al 2005 mettendo assieme 75 presenze ed esordendo anche in Champions League. Per incomprensioni con il tecnico del PSG, il francese Fournier, cambia squadra e approda all’Olympique Marsiglia. Diventa subito titolare nella formazione biancazzurra, come i colori della LAZIO, e il primo gol siglato con la maglia marsigliese lo segna proprio alla sua ex squadra, il PSG, regalando la vittoria alla squadra. Nel 2007 diventa anche capitano e rimane in Francia fino all’estate del 2009 mettendo assieme 154 presenze. Stimolato da una nuova offerte nel 2009 vola in Inghilterra e disputa una stagione, anche qui da capitano, con il Sunderland collezionando 35 presenze. Nel 2010 arriva una chiamata dalla Turchia e il centrocampista-difensore albanese approda alla plurititolata compagine turca del GALATASARY, che lo acquista a titolo definitivo per 4,5 milioni di euro. Colleziona durante l’annata 31 presenze complessive ed un gol. Anche durante questa esperienza indossa la fascia di capitano. Il 3 luglio 2011 passa alla LAZIO, nell’ambito dello scambio con il portiere MUSLERA più un conguaglio a favore del club romano vicino ai 3 milioni. Il 10 dicembre 2011, segna il suo primo gol in maglia biancoceleste contro il Lecce e proprio nella gara esterna contro l’ATALANTA datata 6 maggio 2012, firma il suo secondo gol con la maglia delle Aquile. E domenica proverà a bissare quel gol. In totale con la LAZIO ha disputato 68 partite e realizzato 2 gol.
GUGLIELMO STENDARDO, GUERRIERO NERAZZURO
Nato il 6 maggio del 1981, Gugliemo STENDARDO inizia la sua carriera professionistica nel NAPOLI insieme a suo fratello Mariano. Fa il suo esordio in A a 17 anni e questa rimane la sua unica presenza nella squadra della sua città di nascita. Da lì si trasferisce in B alla Sampdoria con la quale disputa cinque campionati mettendo assieme solo 33 presenze. Nel 2002 viene ceduto in prestito alla Salernitana, ma anche lì non trova spazio: solo 2 volte assaggia il campo. La prima stagione da titolare la vive a Catania nel 2003/04 con 42 presenze, ma anche la stagione successiva a Perugia disputa 35 gare. Ma il Perugia di Gaucci fallisce e lui si ritrova libero a parametro zero. La LAZIO gli dà fiducia e lo acquista nel mercato del 2005. Nel primo anno in biancoceleste disputa 18 gare e segna il suo primo gol in Serie A contro l’Ascoli. Salgono a 21 le presenze nella stagione successiva perché si ritrova titolare a causa degli infortuni dei titolari Siviglia e Diakitè. A metà dicembre dell’anno successivo, in seguito all’esclusione dall’undici titolare della trasferta a Madrid per la partita contro il REAL litiga con Delio Rossi provocando la reazione della dirigenza che lo mette fuori rosa. Così nel gennaio 2008 passa in prestito alla Juve per poi tornare a Roma. Rimane sul mercato, però, e la LAZIO lo cede in prestito al LECCE. Non buonissima la sua stagione in Salento nella quale disputa 21 gare. Nella stagione 2009-10 arriva alla LAZIO l’allenatore BALLARDINI che, di comune accordo con la società, lo mette fuori rosa. Si riconcilia con Lotito a novembre e torna titolare disputando un ottimo girone di ritorno e collezionando 19 presenze. Rimane ancora un anno a Formello, disputando 14 gare e nel luglio 2012 viene ceduto all’ATALANTA. In totale per lui 100 partite con la LAZIO e 7 gol realizzati. E adesso proverà a segnarle contro.
Carmine Errico
TWITTER:@carmineerrico
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