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PETKOVIC VS ALLEGRI, allenatori in bilico
MILAN -LAZIO, IL FACCIA A FACCIA. Ascesa e discesa di due tecnici che hanno il contratto in scadenza a giugno. Per loro la partita di mercoledì potrebbe essere decisiva…
MILAN -LAZIO, IL FACCIA A FACCIA: PETKOVIC VS ALLEGRI
30 giugno 2014, il giorno in cui il tecnico del Milan Massimiliano ALLEGRI e quello della LAZIO Vladimir PETKOVIC vedranno i propri contratti andare in scadenza. Una data che a inizio stagione sembrava si potesse allungare senza alcun dubbio, senza problemi, ma ora pare essere diventata una data che possono solo sperare di poter raggiungere da allenatori delle rispettive squadre. A inizio di stagione i due presidenti dicevano: “Rinnovo? È solo una questione di formalità”. I dubbi come potevano arrivare dopo la vittoria storica della Coppa Italia della LAZIO di PETKOVIC a Roma contro la ROMA? Dopo una prima parte di stagione entusiasmante che porta i biancocelesti a -3 dalla Juve nel mese di gennaio, la LAZIO, complice una serie lunghissima di infortuni e una condizione fisica che non riesce a tornare, nelle successive 18 giornate conquista solo 19 punti terminando settima in classifica: 5 vittorie, 4 pareggi e 9 sconfitte, una media punti da retrocessione. Ma ecco arrivare il 26 maggio, il minuto 71’, le ovazione della Curva e del popolo laziale per una vittoria unica e storica che sancisce il primato cittadino. E poi il ritiro dove i giocatori vengono sommersi dagli applausi dalla gente biancoceleste. Tutto fila liscio e tifosi non capiscono perché PETKOVIC non rinnovi il contratto. “ È solo una formalità”, rimbomba nelle parole dei dirigenti . Discorso simile anche per ALLEGRI, ma all’inverso. Il MILAN inizia male la stagione 2012-13, arranca, non trova continuità, i risultati non arrivano, la squadra è discontinua e la vetta della classifica si allontana. Ma poi ecco la rincorsa entusiasmante partita il 6 gennaio 2013: da quella vittoria casalinga contro il Siena per 2-1 parte un filotto di 14 partite utili che si chiude con la sconfitta a Torino contro la capolista Juventus. In totale nelle 20 gare disputate da gennaio a giungo i rossoneri di ALLEGRI perdono solo contro i Campioni d’Italia, nelle altre 19 partite conquistano 14 vittorie e 5 pareggi, “rischiando” di lottare per lo Scudetto e per il secondo posto. Obiettivo perso a causa di una mini serie negative di 3 partite consecutive senza vittoria a inizio aprile: Fiorentina Milan 2-2; Milan Napoli 1-1 e Juventus Milan 1-0. Ma la domanda a fine stagione è questa: come possono esserci dubbi sul rinnovo di ALLEGRI dopo il girone di ritorno disputato dal MILAN che si è trovato a un passo dall’accesso diretto alla CHAMPIONS LEAGUE e con un BALOTELLI in più?
DAGLI ALTARI ALLE POLVERI
Può accadere solo un terremoto per incrinare queste certezze ed è esattamente quello che accade. La LAZIO frana, addormentandosi sotto il fresco ricordo di quel 26 maggio, molla la Supercoppa alla Juventus quasi senza combattere e viene divorata dalla paura e dall’insicurezza in Campionato realizzando con fatica 14 punti. PETKOVIC le prova tutte, cambia un’infinità di moduli, dà spazio ai giovani sposando la nuova filosofia societaria, ma l’assenza di Mauri e Klose e lo scarso rendimenti dei “senatori” lo corrodono lentamente mentre l’anima della squadra, della sua LAZIO, pare essersi spenta. Voci di dimissioni, voci di licenziamento si alternano alle classiche smentite societarie. Ma rimangono lì in sottofondo come spade di Damocle pronte a cadere sulla testa dell’allenatore serbo. La recente vittoria contro il Cagliari non è ancora la svolta decisiva, per ora rimane solo un palliativo che può essere l’inizio della cura, ma PETKOVIC rimane in bilico. ALLEGRI vive la stessa situazione seppur lui è, di fatto, sempre stato sulla graticola, perché spesso messo in discussione ogni volta che la sua squadra fa un mezzo passo a vuoto. Il terremoto colpisce anche il Milan di ALLEGRI in questo inizio stagione: solo 11 punti racimolati, nessuna vittoria esterna, musi lunghi nello spogliatoio, un BALOTELLI che tarda sempre a maturare e una difesa che fa acqua da tutte le parti. Pesa anche l’infortunio di El SHAARAWY e il ritorno di KAKA’ non basta per riportare sorrisi sul volto dei rossoneri. Il caso vuole che mercoledì si affronteranno due tecnici nella stessa condizione e la vittoria dell’uno potrebbe portare all’esonero dell’altro: gloria per uno dei due, onta per l’altro. Ma il fato si diverte a giocare con i numeri: il Milan se vincesse arriverebbe a 14, ALLEGRI raggiungerebbe PETKOVIC e il serbo tornerebbe fortemente in discussione. Se sarà la LAZIO a vincere, PETKOVIC la riporterà nei quartiere alti della classifica e si attenuerebbero le voci di un suo esonero, mentre ALLEGRI finirebbe sull’orlo del baratro. E se finisse pari? Non servirebbe a nessuno dei due, un punto trascinerebbe solo l’agonia…
Carmine Errico
TWITTER: @carmineerrico
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