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PETKOVIC in conferenza stampa: “La gara di PARMA non sarà decisiva per il mio futuro”. (FOTO E VIDEO)
Il tecnico aggiunge: “Noi abbiamo creato i nostri mali, l’attacco è la migliore difesa..”.
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NOTIZIE SS LAZIO – Alla vigilia di PARMA-LAZIO, gara valida per la 12esima giornata di Serie A, il tecnico Vladimir PETKOVIC prende la parola in conferenza stampa presso il Centro Sportivo di Formello alle ore 12.30. Al termine dell’incontro con i giornalisti, l’allenatore dirigerà la seduta di rifinitura dopodiché la squadra partirà alla volta di Parma.
LE DICHIARAZIONI DI PETKOVIC
Parma è la prima tappa di un ciclo di partite molto dure. E’ arrivato il momento di mantenere le promesse e di dimostrare di che pasta è fatta la LAZIO…
“Sicuramente, perché volevamo già in precedenza questa cosa e abbiamo provato contro l’Atalanta e contro altre squadre ma non ci siamo riusciti. Adesso dobbiamo tirare fuori cosa abbiamo dentro e soprattutto la concentrazione per novanta minuti che è fondamentale e che in certi momenti la mancanza di concentrazione sia davanti alla porta sia dietro causano i nostri problemi”.
Lei che ha il polso della squadra, come stanno?
“Sono abbastanza sereni, non ci sono tensioni dentro la squadra, non si nota, stanno lavorando bene. Non abbiamo tanto tempo per lavorare perché giochiamo ogni tre giorni e non è facile tenere tutti al massimo della condizione psico-fisica, ma rispondono bene e tutti hanno avuto possibilità di giocare. Quando torneranno tutti quanti cercherò di stabilizzare la squadra e di dare un assetto”.
I giovani sono stati centellinati come Onazi. Keita una delle poche scintille, pensa di confermarlo a Parma o doserà il giocatore?
“Sono contento che ho avuto ragione, certe cose vanno viste dopo un certo periodo e vanno valorizzate quanto successo con questi giovani che l’anno scorso e quest’ anno hanno avuto la possibilità e stanno crescendo, come Onazi e Cavanda anche che sono cresciuti e hanno confermato il loro valore. Ci sono momenti in cui vanno a mille e in altre partita vanno meno bene, per questo dobbiamo avere pazienza con i giovani e aspettarli anche quando vanno meno bene e dargli tempo di riprendersi. Keita è in buona forma, deve crescere e cercare di avere sempre più minutaggio nelle gambe e soprattutto nella testa. Lavoro in fase offensiva è ottimo, deve lavorare su altri segmenti, sta migliorando in allenamento e spero se giocherà domani che darà questa risposta”.
In Europa ha chiesto 18 guerrieri, è rimasto soddisfatto?
“Non per tutta la partita, per sessanta minuti sì. E’ mancata tranquillità, è mancata la concentrazione , noi abbiamo causato i nostri mali è mancata la tranquillità. La consapevolezza si riceve come autostima anche con i risultati, questo risultato è importante ma ci sono stati segnali in cui dobbiamo crescere ancora”.
A Parma cosa si aspetta?
“Una squadra che cresce, che dà la sicurezza e stabilità alla nostra crescita e che per novanta minuti sarà propositiva e attenta e che avrà l’obiettivo di migliorare minuto dopo minuto restando concentrati per 95 minuti. Se lo facciamo abbiamo dimostrato di poter disputare belle gare. Ma la cosa principale sono i punti, in diverse partite abbiamo giocato bene, pochi avversari ci hanno dominato, la Juve, ma gli altri hanno approfittato solo dei nostri errori che abbiamo fatto”.
Come si supera la paura di vincere?
“Nei momenti di difficoltà occorre essere più propositivi. L’attacco è la migliore difesa, anche in questi momenti, avere coraggio di tenere la palla, di alzarsi quindici metri più avanti e soprattutto restare concentrati fino alla fine. Abbiamo sofferto nell’ultima partita, abbiamo creato caos negli ultimi cinque minuti con errori banali ed evitabili”.
C’è un modulo con cui può esprimere al meglio il suo calcio?
“Dipende sempre dai giocatori, non dall’allenatore. Se gioca uno come Felipe Anderson o come Ederson, sono giocatori che danno supporto in fase offensiva E giocano più alti rispetto ad un Gonzalez o ad un Onazi. Ma cambia poco”.
Come stanno Radu e Konko?
“Non ho ancora le certezze, devo valutare oggi e domani. Ieri hanno fatto poco in palestra, solo una piccola corsetta, stasera vediamo sul campo se riescono. Sono giocatori che sono pronti a dare tutto per la squadra, hanno sofferto nelle ultime due partite, giocando non al meglio della condizione fisica, se non ci saranno problemi saranno a disposizione”.
Hernanes, problema tattico, testa o fisico?
“DI condizione, di tranquillità, di sapere che non deve dimostrare niente a nessuno. Tutte le richieste trovano il tempo che trovano. Lui deve cercare di trovare la serenità, è un giocatore importante che può fare la differenza quando è tranquillo, a noi serve come giocatore. Ho visto i primi segnali positivi, non dipende solo da Hernanes, ma da tutta la squadra che deve supportarlo, è importantissimo che undici giocatori aiutino nei momenti difficili un altro giocatore. Questa crescita la sto vedendo, sono un gruppo unito e lo hanno dimostrato e sono sicuro che anche domani lotteranno uno per l’altro e nei momenti di difficoltà aiuteranno i compagni”.
Gonzalez è partito per la Nazionale, perché non è stato impiegato giovedì?
“Scelta tecnica, pensavo di inserirlo, ma durante la partita ci sono state altre necessità e per quello non l’ho impiegato”
Lo sapevate o è stata una sorpresa?
“Ad inizio settimana avevamo avuto un preavviso, ma non era una cosa certa. Anche Juventus e Parma hanno tentato di trattenere i loro. I calendari sono strani potevano posticipare di due giorni questa partita. Loro hanno un giocatore che è fuori, noi abbiamo un giocatore che è fuori. Non dovrebbe succedere perché i giocatori sono pagati dalla società e dovrebbero rispondere alla società, ma in questo caso è un po’ anomalo”.
Cosa teme del Parma?
“Una buona squadra con ottime individualità, hanno dimostrato con Milan e Juve che possono fare la differenza la furbizia che hanno davanti, dobbiamo essere attenti e concentrati con una difesa preventiva. Anche loro hanno problemi altrimenti non avrebbero questi punti in classifica. Spero di poter mettere il Parma in difficoltà e fare tutto per vincere la partita”.
C’è un modo per curare, anche in allenamento, la mancanza di cinismo sotto porta?
“Prima cosa è importante arrivare sotto porta, dopo ci vuole questo cinismo ultimo e concentrazione per finire bene l’azione. Noi cerchiamo in allenamento anche con i gol facili a far essere i giocatori pronti a metterla dentro. Spesso non abbiamo avuto fortuna, ma dobbiamo continuare a creare e ad essere più concreti sotto porta”
E’ stato un errore sparare alto ad inizio stagione?
“Non ho sbagliato perché credo in questa squadra. Ci sono stati problemi e abbiamo perso dei punti, le altre tre squadre vanno fortissimo. Noi eravamo a tre punti dalla Fiorentina fino alla settimana scorsa eravamo lì, meritavamo sicuramente di più, ma penso sia esagerato dire che la squadra non gioca perché abbiamo visto in diverse circostanze che gioca bene e crea, non forse per novanta minuti non ha questa continuità, ma nella maggior parte della partita abbiamo sempre dominato l’avversario sui tiri, sulle opportunità. Purtroppo o per fortuna il risultato conta e senza i punti ci sono sempre dubbi e i colpevoli, a noi mancano quattro cinque punti ed è anche giusto che siamo criticati”.
Crede che la partita di Parma sia decisiva per il suo futuro alla Lazio?
“No”.
(FINE)
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con Arianna BOTTICELLI e Daniele GARGIULO
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