KONKO VS CASSANI. “Gazzelle” di fascia con un destino incrociato

PARMA -LAZIO, IL FACCIA A FACCIA: KONKO VS CASSANI – Il loro habitat naturale è la corsia esterna, quella di destra preferibilmente. Quando la corsa e il fiato sono le tue qualità preponderanti non può non essere così. Questa è la storia di Abdoulay KONKO e di Mattia CASSANI, due dei terzini più apprezzati del campionato italiano. Due giocatori, entrambi provenienti dal settore giovanile della JUVENTUS, entrati in “rotta di collisione” nell’estate del 2011 quando la LAZIO era alla ricerca dell’erede di LICHTSTEINER e aveva messo nel mirino entrambi. Poi gli ottimi rapporti tra LOTITO e PREZIOSI hanno fatto propendere la scelta sul transalpino, con CASSANI che si è poi trasferito prima alla FIORENTINA, poi al GENOA ed infine, quest’estate, al PARMA. Domenica si ritroveranno l’uno di fronte all’altro, con il laziale voglioso di riprendersi la rivincita, visto che nel loro unico incrocio è stato l’italiano a gioire: GENOA-LAZIO 3-2 dello scorso anno, col gol decisivo di RIGONI in piena zona Cesarini, propiziato da una defaillance difensiva dello stesso KONKO…

KONKO – Le sue qualità sono indubbie: Abdoulay KONKO è uno dei terzini più affidabili del campionato. Almeno sotto il profilo tecnico. Il Tallone d’Achille del giocatore è invece rappresentato dalla fragilità muscolare: i continui guai al polpaccio o al retto femorale lo hanno limitato non poco nella sua esperienza alla LAZIO. Le sue continue assenze hanno determinato anche una sorta di amore-odio con i tifosi che lo hanno spesso accusato di scarso spirito di sacrificio. Quello che è certo però è che quando manca lui la solidità del reparto difensivo ne risente. Quest’anno purtroppo non è iniziato nel migliore dei modi: solamente tre presenze collezionate fin qui, ma è sintomatico che con lui in campo siano arrivate due vittorie. Giovedì sera contro l’APOLLON ha stretto i denti ed è sceso in campo per 67 minuti, prima di dover lasciare il posto a NOVARETTI, ma per domenica la sua presenza è in dubbio. Ancora una volta.

CASSANI – Dopo gli esordi in Serie B con la maglia dell’HELLAS VERONA, Mattia CASSANI deve scendere di quasi 850 chilometri per trovare la massima serie: nell’estate del 2006 si trasferisce al PALERMO dove si impone fin da subito come un terzino di grande spinta. In cinque stagioni con la maglia rosanera colleziona 189 presenze (condite da 2 gol e 17 assist, a riprova della sua buona propensione offensiva), imponendosi come uno dei migliori laterali italiani, tanto che LIPPI lo convoca in azzurro e lo fa esordire il 18 novembre 2009 nell’amichevole di Cesena contro la SVEZIA. Arrivano inevitabili le attenzioni dei grandi club per il difensore di Borgomanero, ma ZAMPARINI resiste. Almeno fino all’estate del 2011 quando la FIORENTINA, approfittando dell’esplicita richiesta del giocatore di essere ceduto, lo acquista in prestito con diritto di riscatto fissato a 2,5 milioni (regolarmente esercitato l’anno seguente). In maglia viola non riesce a confermarsi ad alti livelli e decide così di cercare fortune altrove, prima al GENOA, poi al PARMA dove, sotto la guida di DONADONI, si rilancia nell’inedita posizione di mezzo-destro in una difesa a tre. Un ruolo che, alla soglia dei trent’anni, potrebbe regalargli una seconda giovinezza.

Daniele Gargiulo