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Difesa in tilt – Quei gol presi in fotocopia
CORRIERE DELLO SPORT (F. Patania) – Petkovic rimane ancorato ai suoi tanto amati “principi di gioco” e non si accorge che la sua difesa affonda in un mare di goal-fotocopia…
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – “Palla scoperta” a centrocampo, come dicono gli allenatori, lancio in profondità e in verticale. E la Lazio è al tappeto. Un difensore centrale esce, l’altro non fa in tempo a chiudere la diagonale e non garantisce la copertura. Il copione si ripete, è sempre lo stesso. Si parla di errori individuali, e purtroppo ci sono, non si possono nascondere. Cana e Ciani sul banco degli imputati dopo il tracollo con il Napoli: sono i terminali di una fase difensiva che non funziona e che Petkovic non sta curando come dovrebbe, come ricorda il Corriere dello Sport. Diagonali e triangoli, anche a centrocampo. Il tecnico bosniaco chiede di rubare il pallone nell’altra metà campo, aggressività nel recupero e cerca le marcature preventive: ognuno, nella propria zona di campo, si deve appiccicare all’avversario anche quando i compagni stanno attaccando e sono in possesso del pallone. Petkovic continua a tenere il baricentro della squadra e la linea difensiva più alta di quindici metri, rischia sapendo di rischiare. Nel girone di Europa League fa risultati, perdendo soltanto una volta. Ma in campionato paga, perdendo tante partite, soprattutto in trasferta. Non ha un centrocampo dinamico la Lazio, fatta eccezione per Onazi e Gonzalez. E dovrebbe proteggere sempre una difesa fragile con tre interni. Quando non lo fa, soffre terribilmente. E’ successo anche lunedì: sul 2-1 per il Napoli, le sostituzioni hanno avuto l’effetto di spaccare in due la squadra. Quest’anno la squadra biancoceleste sta invitando a nozze chiunque si esalti negli spazi, come è successo con Higuain, nell’ultima partita contro il Napoli. La squadra biancoceleste subisce goal su azioni in fotocopia. Succede dall’inizio della stagione. Il gol di Muriel alla prima giornata di campionato E poi la debacle a Torino: Vidal a segno due volte davanti a Marchetti. O, ancora, il gol decisivo di Denis a Bergamo, all’inizio di ottobre. Il contropiede italiano continua a condannare la Lazio di Petkovic.
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