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POLLACE: “Sogno di giocare la CHAMPIONS. Mi piaceva Maicon, ora mi ispiro ad Abate. Keita? E’ di un altro livello”
Il terzino della Primavera biancoceleste poi aggiunge: “BOLLINI è una guida per tutti noi. Futuro? Sono disponibile a crescere in un club di Serie B o Lega Pro”…
NOTIZIE SS LAZIO – Diventato un tassello fondamentale della retroguardia della LAZIO Primavera di Bollini, Gianluca POLLACE punta ora a migliorare ulteriolmente e magari riuscire a fare il salto nel mondo dei professionisti. Il terzino destro biancoceleste sta dimostrando ormai da diverso tempo di possedere la grinta e la tenacia necessaria a realizzare tutto ciò, ma prima di lasciare l’ovile vuole bissare il successo dello scorso anno. Di questo e di molto altro ha parlato in una lunga intervista rilascita a sslaziobrasil.com:
Parlaci un po’ della sua giovinezza e come sei arrivato alla Lazio.
“E’ da quando avevo quattro anni che il mio sogno era di essere un calciatore ed essere in grado di arrivare a giocare nello stadio Olimpico. Ho iniziato la mia carriera nel futsal, poi crescendo sono passato al calcio. Ho passato sei anni all’Urbetevere e poi sono passato all’Ottavia Calcio. Dopo un anno, è arrivata la chiamata dalla Lazio e ha iniziato la mia carriera con i biancazzurri ” .
Hai un qualunque idolo o ti ispiri ad un’atleta in particolare?
“Diciamo che non ho un idolo ben definito. Amavo Maicon quando era all’Inter, ma ora sono un grande fan di Abate”.
Lazio ha vinto il campionato Primavera 2012-13 in modo spettacolare, con una sola sconfitta. Che cosa hai provato quando avete vinto il titolo?
“Ancora non riesco a crederci (ride). E’ stata un’emozione indescrivibile, la più emozionante e eccitante da quando ho iniziato a giocare a calcio…”.
Sempre in ultima stagione del Campionato Primavera, come era il “dietro le quinte” di quella squadra ? Chi, in particolare, ha avuto un grande ruolo di leadership ?
“C’era un ambiente familiare e amichevole. Non c’era rivalità , tutti erano buoni compagni e amici, e questo è stato il fattore che ci ha fatto vincere. Eravamo tutti uniti per raggiungere un unico obiettivo. Non c’era un leader indiscusso, ma Falasca e Vilkaitis, il più grande di noi, sono stati di riferimento per tutti ” .
Il calcio è fatto di gioie e dolori: la Supercoppa persa?
“E’ stata una grande delusione. Non meritavamo di perdere in quel modo, a causa di un gol casuale. Ma fa già parte del passato, ora abbiamo recuperato bene e siamo diventati una grande squadra”.
Alberto Bollini è alla Lazio da tempo e sembra avere un ottimo rapporto con i giocatori. È così?
“Il mister è una grande persona. Sa quando giocare e quando essere serio. E’ un perfezionista, prepara tutto con la massima attenzione ai dettagli . Tutti noi ascoltiamo quello che dice ed è una grande guida per noi “.
Come vede questo esplosione di Keita in Prima squadra ?
“Keita è un altro livello rispetto agli altri . Lo ha dimostrato giocando con i professionisti e segnando due gol in quattro partite. E’ una grande persona oltre che un grande giocatore. Sono contento di lui e lo ringrazio per l’aiuto che ci ha dato l’anno scorso”.
Molti giovani si distinguono nelle categorie giovanile, ma non riescono a fare il salto. Hai paura che possa succedere anche a te?
“Come tutti, ho l’ambizione ma bisogna anche capire che è importante crescere anche nei club minori per imparare e migliorare. Non avrei nessun problema a giocare in categorie diverse dalla Serie A , e sono disponibile a crescere in un club di Serie B o Lega Pro”.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro e cosa ti aspetti dalla tua carriera?
“Spero sempre di arrivare più in alto possibile! Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo lavorare duramente in allenamento. Il mio più grande sogno è quello di giocare in Champions League”.
Infine, vuoi mandare un messaggio ai laziali in Brasile?
“Un grande abbraccio a tutti i laziali in Brasile. Siete grandi! Sempre forza Lazio!”.
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