Tifosi in carcere, LEDESMA guida la colletta LAZIO

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Un caso diplomatico, una colletta e un obiettivo, il Natale a Roma. E’ il la vicenda dei ventidue tifosi della LAZIO, trattenuti ancora nel carcere di Bialoleka, in occasione della partita contro il Legia Varsavia. “Banditi“, li ha definiti il Ministro dell’Interno polacco, Barlomiej SINKIEWICZ, scatenando la reazione del Ministro degli Esteri italiano Emma BONINO. Al lavoro rimangono i legali Roberto PRIVITERA, che a Varsavia ha incontrato anche ieri i familiari dei detenuti, e da Roma Lorenzo CONTUCCI, “l’avvocato degli ultrà”. La loro speranza è di riportare a casa tutti i detenuti entro Natale. Tra martedì e giovedì dovrebbero esserci le prime scarcerazioni dietro cauzione per dodici di loro, per gli altri dieci i tempi sono più lunghi, ma si spera in una sospensione della pena. Ma tutto questo ha un prezzo, come giustamente ricorda ‘La Gazzetta dello Sport’. Eppure se c’è chi ti tiene la mano e ti aiuta a rialzarti tutto sembra più facile. E’ il comportamento che in questa vicenda ha dimostrato di adottare la società LAZIO. Il primo passo la colletta che ha coinvolto i giocatori: l’idea è partita da LEDESMA, che si è fatto promotore dell’iniziativa presso i compagni, raccogliendo una somma di circa 20 mila euro. E poi una telefonata: “Per qualsiasi cosa contate pure su di noi”.