BIAVA: “Non abbiamo la sicurezza della passata stagione, ci manca fiducia. Vogliamo cambiare i fischi in applausi”

INTERVISTE POSTGARA – Al termine della sfida tra LAZIO e TRABZONSPOR il difensore biacncoceleste Biava ha analizzato il match ai microfoni dei cronisti. Queste le sue parole.

BIAVA A LAZIO STYLE RADIO 100.7 E LAZIO STYLE CHANNEL

Come stai, come è andata?
Sono contento erano 3 mesi che non giocavo, non pensavo neanche di tenere il campo. Mi spiace per il primo posto perso ma ci siamo qualificati e daremo il massimo contro chiunque

I fischi hanno fatto male. Come reagire? Come si supera?
Ci gira tutto male e abbiamo perso fiducia in noi stessi, I fischi ci stanno ed è giusto che se così la pensano lo facciano. Noi vogliamo cambiare i fischi in applausi, già da domenica. Abbiamo le carte in regola per fare bene e riprenderci

Che punto siete in difesa?
Loro hanno fatto tanti gol ed è un buon passo non aver subito gol. L’impegno c’è, manca solo la convinzione e fare quelle cose che ci riuscivano bene l’anno scorso ma non quest’anno

Dopo la gara come stai?
Son contento, non è facile star fuori 3 mesi, il campo mi mancava, era strano vedere i miei compagni soffrire. Spero di tornare quello di un tempo a breve

Il suo ritorno ha reso più corta la squadra. Lei ha fatto quasi il libero. Era una mossa studiata?
L’abbiamo sempre fatta l’anno scorso. Io cerco di trasmettere la mia esperienza ai compagni, le mie qualità e capacità. L’ho sempre fatto e lo farò fino a quando il mio fisico reggerà

Analogie con la LAZIO di Ballardini?
Era peggio allora la situazione. Qui mancano solo i risultati. A quel tempo mancava tutto, la squadra era a terra. Fu bravo Reja a ridarci fiducia. Qui tutti si allenano alla grande, abbiamo perso fiducia e la possiamo ritrovare solo con la vittoria.

BIAVA A SKY

Due notizie positive: sei rientrato e avete concesso poco al migliore attacco dell’Europa Leauge?
“Sono contento di essere tornato, il campo mi mancava, ho retto 90 minuti, sono contento. È una cosa positiva non aver preso gol, ma volevamo il primo posto, faremo bene anche con le squadre che scendono dalla Champions.”

Manca solo la vittoria e la fiducia per uscire da questo momento?
“Quando si è in campo non si riesce a dare qualcosa in più. Non abbiamo la sicurezza della passata stagione, possiamo uscirne bene perché abbiamo carattere”.

Garcia ha detto che è una questione di ambizioni? Che rispondi?
“Siamo arrivati avanti l’anno scorso in Europa League, abbiamo vinto la Coppa Italia. Ogni anno è una storia a sé. Noi guardiamo in casa nostra”.

Sei un leader di questa difesa? Il tuo rientro dà maggiore sicurezza?
“Non è questo il punto. Gira male, ogni cosa che facciamo quest’anno va male. È un problema della squadra, della fase difensiva e di tutti noi. Quando ritroveremo la fiducia diremo la nostra mostrando le qualità che abbiamo.”

BIAVA A MEDIASET PREMIUM

“E’ stato emozionante dopo tre mesi duri giocare 90′. E’ stato importante perché non ero abituato a star fuori così a lungo, sono contento per questo anche se volevamo arrivare primi e ci è andata male. La convinzione c’è, ma è un periodo cosi’, entriamo in campo contratti e non ci riescono le cose che prima ci riuscivano. Dobbiamo rimboccarci le maniche e tornare quelli di una volta. In classifica siamo un po’ troppo in basso, ma c’è tutta l’intenzione di uscire da questa situazione, cerchiamo di dare sempre tutto ma le cose non ci riescono bene come l’anno scorso e speriamo che giri. Le voci danno sempre un po’ di fastidio, ma noi siamo sempre con l’allenatore. Siamo contenti del mister e della società, dobbiamo dare di più noi”. Con il secondo posto si aprono scenari pericolosi in vista dei sorteggi per i sedicesimi. “Se vogliamo andare avanti dobbiamo incontrare anche le squadre forti, speriamo che a febbraio saremo in condizioni migliori e quando stiamo bene possiamo mettere in difficoltà chiunque. All’inizio non venivano i risultati nonostante facessimo bene, e questo ha creato insicurezza. Anche l’ambiente ha perso un po’ di fiducia, così ne risentiamo. Dobbiamo rimboccarci le maniche e uscirne”