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MESSAGGERO. SALAS punta sulla Lazio: «Se vince con la Juve, poi vola! E’ Klose il vero matador»
L’ex biancoceleste e bianconero presenta la sfida di sabato sera
MESSAGGERO. SALAS punta sulla Lazio: «Se vince con la Juve, poi vola! E’ Klose il vero matador»
L’ex biancoceleste e bianconero presenta la sfida di sabato sera
ROMA – Marcelo Salas, El Matador, in Italia ha giocato con Lazio e Juventus: 117 gare e 48 reti da laziale; 32 partite e 4 gol da juventino. Da biancoceleste era considerato il killer dei bianconeri. Il Messaggero lo intervista a pochi giorni dalla sfida dell’Olimpico: Salas, sa che veniva definito il giustiziere della Juve? «Un bel soprannome. Ai bianconeri ho segnato uno dei gol più belli della mia carriera. Ancora oggi la gente mi ferma e mi parla di quello con la maglia del River in Libertadores al Medellin segnato quasi da centrocampo. E poi, certo, di quello del Delle Alpi». Se lo ricorda bene? «Era il 6 dicembre ’98, mancava pochissimo alla fine della partita. Conceicao fece partire un cross, la palla era alta e tesa; io, stoppandola di petto dribblai Montero, uno che non mollava mai, e con la punta del piede anticipai il portiere (De Sanctis, ndr) e vincemmo la partita. Feci un gran gol».
Si sente ancora con qualcuno? «Con Almeyda siamo amici. Non credevo si mettesse a fare l’allenatore. E’ bravo e spero riesca a portare il River in serie A». Torniamo a noi. Lei ha giocato e vinto lo scudetto con Lazio e Juventus. Differenze?
«Quello biancoceleste lo sento più mio. A Roma ho passato tre anni meravigliosi e conquistato trofei importanti. Alla Juve sono stato bene ma sfortunato, appena arrivato mi sono rotto il ginocchio. Forse, non dovevo andare via dalla capitale». E tra due giorni all’Olimpico ci sarà proprio Lazio-Juventus…«Grande partita, la vedrò e non vedo l’ora. Conte ce l’ho avuto come compagno alla Juve e sta facendo un bel lavoro. Sarà dura, ma spero che la Lazio faccia una gara spettacolare e che vinca».
E se vince che succede? «Beh, sarebbe un bel salto. Doppio direi, soprattutto per lo scudetto». Si spieghi. «Seguo la Lazio. Quando riesci a vincere partite come il derby in quel modo, vuol dire che hai qualcosa di speciale. Come tipo di carattere, grinta e voglia mi ricorda un po’ la mia Lazio. E se batte i bianconeri può arrivare fino in fondo e giocarsela. Auguro a questi ragazzi di vivere l’incredibile gioia che ho vissuto io nel 2000».
Dei giocatori attuali della Lazio che ne pensa?«Non ha i campioni che avevamo noi, anche perché quando c’ero io erano tutti fuoriclasse. Ma di campioni ce ne sono diversi come Klose, ad esempio. Senza dimenticare Hernanes, Dias e Cisse». E’ più Matador Klose o Cavani?«Due grandi giocatori, ma dico Klose, anche perché gioca con la Lazio e poi perché lo dico io, il vero Matador» (ride).
Tornerà nella Capitale, magari per rivedere la Lazio e Formello?
«Lo spero tanto, sarebbe bellissimo rivedere la Lazio all’Olimpico, la Curva Nord e i suoi splendidi tifosi».
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