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La Procura scava in cerca di altri Big

IL MESSAGGERO (A. Abbate) – Il pm Di Martino continua a cercare prove ma ha in mano poco. E c’è un dubbio che riguarda quell’Udinese Lazio sotto inchiesta…

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BROCCHI GATTUSO
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO –  Che il calcio sia  malate e marcio non ci sono più dubbi visto che – ricorda ‘Il Messaggero‘ – sono già 54 persone in cella e c’era un piano per truccare il mondiale. Ai tempi di Signori prima, Doni poi, sino a metà insomma dell’operazione “Last Bet”, però, le prove piovevano dal cielo, i collegamenti erano  chiari. Dal 2012 il pm Di Martino, dopo i riscontri tecnici, è alla disperata ricerca di materiale nel fango e continuerà a scavare tentando di acciuffare altri movimenti bancari sospetti come quelli che hanno permesso di risalire a MAURI. E come nel caso del capitano biancoceleste, anche per BROCCHI e GATTUSO, indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva,  si parla solo di   schede intestate, contatti, sms, deduzioni: timide intercettazioni. Domani partirà il maxi incidente probatorio: con controlli su smartphone e tablet. Ma c’è una incongruenza da segnalare: Udinese LAZIO taroccata. Se c’era la volontà biancoceleste di perdere lo scontro diretto per la Champions, l’8 maggio 2011 esattamente 6 giorni prima Lazio-Genoa (14 maggio) e Lecce-Lazio (2-2), le due combine accertate dalla penultima ordinanza, relativa a Stefano Mauri, non possono essere giustificate così: «Favoriva la sua costante disponibilità… ad alterare il naturale risultato di partite della Lazio, favorendone la vittoria ai fini di una migliore posizione in classifica». E Lotito e Tare, meglio ricordarlo, non sono indagati.

 

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