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CORRIERE DELLO SPORT. Brocchi e Matri “vecchi amici” ieri insieme stasera contro
Il centrocampista ai tempi del Milan seguiva la crescita del baby Alessandro che scelse il numero 32 come lui. Nel tempo il rapporto tra i due si è rafforzato e sono diventati grandi amici anche fuori dal campo, ma stasera si ritroveranno l’uno contro l’altro ed entrambi vogliono vincere.
CORRIERE DELLO SPORT. Brocchi e Matri “vecchi amici” ieri insieme stasera contro
Il centrocampista ai tempi del Milan seguiva la crescita del baby Alessandro che scelse il numero 32 come lui. Nel tempo il rapporto tra i due si è rafforzato e sono diventati grandi amici anche fuori dal campo, ma stasera si ritroveranno l’uno contro l’altro ed entrambi vogliono vincere.
«Bomber Matri deve giocare» . Lo raccontano e lo ricordano ancora oggi a Milanello: era il messaggio che ogni settimana, puntuale come un orologio svizzero, Brocchi scriveva e lasciava nella bacheca di Franco Baresi, all’epoca allenatore della Primavera del Milan. Glielo ricordava ogni volta in cui l’attaccante di Sant’Angelo Lodigiano, piccolo bomber rossonero, veniva messo in panchina oppure lasciava il segno con un gol. Brocchi ne parlava anche ad Ancelotti e Galliani. Rimase sorpreso dalle doti di Matri quando lo vide allenarsi un paio di volte con la prima squadra rossonera. Aveva i colpi dell’attaccante che prima o poi avrebbe sfondato e l’umiltà per sbarcare davvero nel grande calcio. Oggi i ragazzi, ai primi segnali di successo, si montano la testa. Alessandro no, era un ragazzo serio, di buona famiglia, cresciuto a Lodi, nell’hinterland milanese, capace di misurarsi e di chiedere consigli: alla cattedrale rossonera popolata di campioni era entrato in punta di piedi e senza sentirsi fenomeno.
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