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Dal blitz di PARMA all’EUROPA LEAGUE. E quei derby vinti

CORRIERE DELLO SPORT. Tutta la (prima) storia di Reja sulla panchina della Lazio, da quel giorno di San Valentino del 2010, passando per i tabù sfatati…

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TARGA REJA

 

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO- E’ tutto pronto per il ritorno di Edy Reja sulla panchina della Lazio. Una nuova avventura, dopo quella intensa vissuta fino a un anno e mezzo fa (fino al 13 maggio 2012) cominciata il 14 febbraio del 2010 con Reja che subentrò a Ballardini, che aveva lasciato in eredità una situazione disperata (22 punti in 23 partite). L’edizione odierna del ‘Corriere dello Sport’ ci porta a rivivere tutta l’esperienza del tecnico friulano in biancoceleste, a partire proprio dalla trasferta di Parma del giorno di San Valentino di quasi tre anni fa, dove ci fu una prima rinascita: vittoria per 2-0 (Stendardo e Zarate i marcatori) e soprattutto un Ledesma reintegrato in rosa. La Lazio riuscì poi a salvarsi matematicamente in casa del Livorno: missione compiuta. La nuova stagione partì alla grande, in vetta, fino ad arrivare al match del 3 dicembre contro l’Inter. Biava, Zarate ed Hernanes stesero i nerazzurri di Benitez per una vittoria contro una big del Nord che mancava da veramente troppi anni. La Lazio continuò la cavalcata Champions, interrotta però bruscamente l’8 maggio 2011 a Udine, città stregata per Reja e i capitolini, con i bianconeri che si imposero 2-1 (Kozak non bastò a riprendere la doppietta di Di Natale) e beffarono i biancocelesti al termine della stagione entrando in Champions grazie alla differenza reti. Cinque mesi dopo la notte più bella della gestione Reja. 16 ottobre 2011: Klose manda la Lazio in Paradiso con il gol vittoria a pochi secondi dal termine che regala il derby dopo 4 sconfitte consecutive. Il giorno dopo i tifosi posero una targa a Formello: “Edoardo, Uomo Derby”. C’è anche l‘Europa League nella Lazio di Reja, con la qualificazione ai sedicesimi di finale raggiunta grazie alla vittoria ottenuta all’Olimpico contro lo Sporting Lisbona per 2-0 (gol di Kozak e Sculli) il 14 dicembre 2011. Poi l’Atletico Madrid di Simeone, che poi alzerà il trofeo, eliminò i biancazzurri (nella gara di ritorno ci furono anche le dimissioni di Reja, poi rientrate). Il 1 febbraio 2012 altro tabù sfatato con la gestione del mister di Lucinico: Milan battuto 2-0 (Hernanes e Rocchi) dopo 14 anni, sotto le proteste dei tifosi per il mercato latitante che aveva portato il solo Candreva. Un mese dopo, il 4 marzo, altra vittoria nel derby. Hernanes e Mauri rispondono a Borini e arriva la doppietta di stracittadine che mancava dal ’98. Anche in questa stagione la fatal Udine infranse i sogni Champions della Lazio (sconfitta 2-0 e rissa finale).

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