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GARLINI: “PETKOVIC bravo allenatore. Ma qualcosa si è rotto”
L’ex giocatore biancoceleste aggiunge: “Spero che l’arrivo del nuovo allenatore dia ai giocatori nuovi stimoli, nuove motivazioni”…
NOTIZIE SS LAZIO – Intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, ha commentato il momento della sua ex squadra Oliviero GARLINI. Attaccante in forza alla LAZIO dall’84 all’86, arrivò a Roma nell’anno amaro della retrocessione in serie B. Queste le sue parole: “E’ stato un avvio negativo, senza girarci intorno. Qualcosa sotto c’è, non so cosa sia, possiamo fare delle supposizioni, ma deve sempre esserci la mentalità, bisogna giocare con il cuore, come è sempre stato fatto. E’ impossibile che in un anno cambi totalmente questa LAZIO, la rosa è sempre la stessa, chi gioca in fin dei conti sono gli stessi. Non so se si sentivano già appagati, ma credo di no. L’arrivo del nuovo allenatore spero che questo dia loro nuovi stimoli, nuove motivazioni. Deve prepararli moralmente. Sembra che la squadra non abbia quella motivazione per fare gol. Certo, bisogna tenere conto degli infortuni, che avevano dimezzato la squadra, della sfortuna, ma consideriamo che i giocatori sono sempre gli stessi, in più si è aggiunto al gruppo un grande talento come KEITA. La cosa fondamentale è l’allenamento, se ti alleni nel modo giusto, la domenica riesci sempre a trovare situazioni positive: la LAZIO non riesce a trovare la via della rete, come capitò anche a noi, durante il campionato 1984-85, che poi si concluse con la retrocessione. La società, CHINAGLIA e Felice PULICI, cercavano di unire il gruppo, ma il gruppo era relativo. All’interno c’era sempre qualcosa che non andava. E alla fine la domenica non arrivavi in campo con la giusta mentalità.Sicuramente le occasioni nel reparto offensivo ci sono state ma si è riuscito a concretizzare, ma in centrocampo e in difesa la LAZIO ha sofferto molto. PETKOVIC è un bravo allenatore e lo ha dimostrato sul campo, non a chiacchiere: ma qualcosa nel mosaico biancoceleste si è rotto. I giovani hanno bisogno di continuità nel giocare. Il turn over può mettere in difficoltà, l’anno scorso era molto meno frequente. Parecchi ragazzi giocavano saltuariamente, invece bisogna farli sentire importanti. I senatori, invece, hanno un ruolo importantissimo, il giocatore più esperto ora si deve far sentire nel modo giusto. Queste crisi possono capitare a tutti comunque, forse solo la JUVENTUS può essere immune, gioca con una mentalità eccezionale, se non va avanti in Europa però, è perché trova squadre con più voglia di fare il risultato e di reagire. Quale sarà l’uomo in più di questa Lazio? Devono esserlo tutti. Tutti devono ritrovare le situazioni positive che nella stagione precedente erano state trovate. Il calo mentale ha colpito tutta la squadra, spero il cambio di allenatore possa essere positivo dato che conosce bene spogliatoio, ambiente, tifoseria. E anche i tifosi devono essere uniti alla squadra, in questo momento”.
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