LEGGO. Lazio, solo 0-0 in Romania. Qualificazione appesa a un filo

LEGGO. Lazio, solo 0-0 in Romania. Qualificazione appesa a un filo

I biancocelesti non vanno oltre il pari in Romania e ora rischiano seriamente di dover lasciare prematuramente l’Europa League. Reja difende un Cisse che si sfoga su Twitter.

(getty images)

 La Lazio in Europa proprio non decolla. Nella gelida Piatra Neamt, in Romania, non va oltre lo 0-0 contro il modesto Vaslui e ora si trova con un piede fuori dall’Europa. Gli scontri diretti premiano i romeni e, il 14 dicembre, la Lazio deve battere all’Olimpico lo Sporting Lisbona e sperare che il Vaslui non faccia altrettanto a Zurigo. Reja, nonostante tutto, non fa dammi: «Non era qui che dovevamo fare punti ma a Lisbona e in casa contro il Vaslui, inutile recriminare oggi. Ma non è ancora detta l’ultima parola». Lazio allergica all’Europa dove vince poco e segna con il contagocce. Risultato alla fine giusto, figlio anche di alcune dubbie scelte di Reja che, nonostante un centrocampo a mezzo servizio, lascia in campo uno Cana inguardabile: «Lui fungeva più da intenditore – spiega il tecnico – il gioco lo doveva fare Hernanes e poi Ledesma non le può giocare tutte». Reja che deve ringraziare, nelle ultime gare sta diventando una pericolosa costante, un Marchetti in formato Europeo, bravo a tenere accese fino all’ultimo le speranze qualificazione della Lazio con un paio di interventi decisivi. Ancora una volta in ombra Cisse, sempre più in crisi: «Attraversa un periodo non particolarmente buono sotto il profilo della forma, deve ancora trovare la mentalità adatta al nostro campionato, ma io resto molto fiducioso anche se lo vedo un po’ titubante». L’attaccante francese subito dopo il match ha scaricato la sua rabbia via Twitter: «Brutti st…. vi piace parlare a vanvera ma presto vi rammaricherete delle vostre parole branco di idioti». Resta una Lazio che in Europa è incapace di segnare, Reja conferma la poca cattiveria sotto porta: «Abbiamo avuto diverse occasioni, se poi non la butti dentro è difficile andare avanti in Europa».

Fonte: Leggo.it