Il profeta, dalla panchina al volo: “Grazie a Dio”

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Doppio passo e sinistro imprendibile, dopo l’inizio dalla panchina, il Profeta porta la Lazio verso una vittoria inaspettata. Dopo la famosa capriola viene sommerso dall’abbraccio dei compagni e si gode, con sobrietà, il momento della rivincita sull’allenatore. Una prodezza che consente alla Lazio di tornare al successo esterno dopo 256 giorni di attesa. Il brasiliano sul Messaggero: “Non ce la facevo più, senza vincere in trasferta, non era semplice uscire da questo momento delicato nel quale eravamo finiti. Ringrazio Dio per avermi dato la possibilità di essere decisivo. Prima della gara, nonostante avessi saputo di star fuori, ero comunque sereno e pronto a fornire il mio contributo anche giocando per pochi minuti. Avevo grande fiducia in me stesso così, quando sono entrato, sentivo la responsabilità di dover fare qualcosa d’importante per aiutare i compagni. Il gol? E’ una giocata che provo spesso, per fortuna ci ha regalato un successo che aspettavamo da tanto, al termine di una partita difficile e sofferta che ha visto una buona prova di tutta la squadra. Dedico questa mia rete, molto importante, ai tifosi e agli amici che la stavano aspettando. Segnare non è la mia professione, però cerco di farmi valere quando ho la possibilità di calciare in porta. Ai bianconeri non ho mai segnato, spero che questa rete mi possa dare l’ispirazione giusta per realizzare anche a Buffon”. In questi giorni, del Profeta, si parla molto anche in chiave mercato, tanto che Claudio Lotito rilancia la sua posizione: “Lo cederei soltanto davanti a un’offerta indecente”.