Ag. FIFA DURANTE: “HERNANES non parte per meno di 20 milioni. ANDERSON? Si è perso, diamogli tempo”

NOTIZIE SS LAZIO – «Hernanes sta affrontando il capitolo rinnovo contrattuale, che già di per se è un’operazione complicata, poi con la Lazio lo è ancora di più. Quest’anno non ha dato il meglio di se, complice però anche una squadra che certamente non l’ha aiutato. Lotito per meno di 20 milioni non lo lascerà partire, cifra molto alta per molte squadre compreso il Manchester United. Ipotesi Inter? Ai nerazzurri serve uno ‘zappatore’, non una pedina dai piedi fini come Hernanes. Il brasiliano per l’Inter è una scelta demagogica per azzittire una piazza che non è soddisfatta e che in questi giorni sta protestando.  Non escludo però un colpo di sorpresa nel finale, proprio in virtù delle proteste della piazza nerazzurra». Sono le parole dell’agente Fifa ed esperto di calcio brasiliano Sabatino Durante, rilasciate  ai microfoni di Radiosei. Poi ha spiegato: «Il rinnovo per Hernanes non credo sia soltanto una questione di soldi ma piuttosto un problema di attitudini. Certamente le cifre sono importanti ma per Hernanes alla basa deve esserci un atteggiamento importante sotto il profilo umano. Il giusto garbo e un atteggiamento umano adeguato sono valori importanti per il brasiliano che potrebbero spingerlo ad accettare la proposta della società biancoceleste». Poi ha analizzato la situazione degli altri brasiliani della Lazio.

SU ANDERSON
“Ne abbiamo parlato spesso. Non è il messia, tre anni fa aveva mostrato delle qualità poi si è perso, non l’ha strusciata più come si dice a Roma. Con calma potrà diventare un titolare della Lazio ma che possa esserlo adesso sostituendo Hernanes è una grande illusione. Il profeta è arrivato a Roma quando era già un giocatore affermato in una squadra come il San Paolo. Felipe proviene da un Santos non più stellare che per giunta non lo vedeva tra i titolari”.

Sulla possibile cessione di DIAS
“Dipende da quanto Reja saprà motivarlo. Se tornasse in Brasile troverebbe le porte aperte di molte squadre, ma se un giocatore è titolare e si trova bene con un allenatore è chiaro che i requisiti per un rinnovo ci siano. È normale che prima, non giocando, poteva pensare ad un ritorno in patria anticipato.

Su EDERSON
Ho sempre detto che era un buon giocatore  lo conoscevo dal 2003 quando vinse il mondiale Under 17 con il Brasile. Il problema è che sta sempre in infermeria. Quando hai una macchina che ogni 50 km si ferma uno capisce che sarebbe stato meglio acquistare altre vetture…”