CONFERENZE STAMPA
VIDEO. REJA in conferenza stampa: “Soddisfatto di POSTIGA. MARCHETTI e HERNANES non si muovono da qui”
Il tecnico presenta la la sfida contro il NAPOLI: “Abbiamo il 50% di possibilità. La formazione? La farà il medico”…
NOTIZIE SS LAZIO – Oggi alle ore 13.00 il tecnico biancoceleste Edoardo REJA parla in conferenza stampa presso il Centro Sportivo di Formello per presentare la sfida contro il NAPOLI, in programma mercoledì 29 al San Paolo, valevole per i quarti di Coppa Italia.
LE DICHIARAZIONI DI REJA
In Coppa Italia ha fatto ampio turnover
“L’ho dovuto fare per necessità, stamattina il medico mi ha informato anche di KLOSE che ha avuto una notte infernale, gira questo virus influenzale. Oggi pomeriggio verrà lo stesso, vedremo come impiegarlo e se ci sarà domenica. Ieri si è allenato, ha dimostrato di avere buone condizioni, vorrei portarmelo almeno per un tempo. Hernanes è stato visto dai fisioterapisti e potrebbe essere recuperato, Biava sta bene ma è affaticato, sono valutazioni che farò da oggi pomeriggio. Davanti non abbiamo altre alternative: Perea, Felipe Anderson e Keita. A metà campo ho diverse soluzioni come Ledesma e Onazi. Potrebbe allenarsi nel pomeriggio anche Biglia, Konko ieri ha fatto dieci minuti, aveva un tendine infiammato. Mai come stavolta la formazioni la farà il medico. Voglio mettere giocatori che stanno bene fisicamente. Abbiamo 50% di possibilità noi e 50% di possibilità il Napoli. Chi scenderà in campo darà battaglia”.
Floccari va al Sassuolo, Postiga può essere un nome importante
“E’ una settimana che siamo sul giocatore, Anelka era uno specchietto per le allodole. Vogliamo un giocatore di spessore con esperienza internazionale. Vogliamo giocatori di livello, che possa dare garanzie e che possa giocare in coppia con Klose, è dotato tecnicamente, vede la porta, completo di buona esperienza. Ieri sera mi sembrava in dirittura d’arrivo e se arriva sono soddisfatto. Poi vediamo se riusciamo a prendere anche un tassello importante”.
Il discorso portieri
“Marchetti non va via e ve lo garantisco, almeno fino alla fine del campionato. Poi sono scenari diversi che non posso ipotizzare. Tutte le squadre competitive hanno tre portieri di livello. Strakosha ha dimostrato qualità, ma deve aspettare un attimo. Siamo su tre forti, dobbiamo avere delle garanzie qualora dovesse capitare qualche infortunio. Sul ruolo dei portieri è indispensabile averne tre, almeno quando c’è stata la possibilità di avere rose ampie ci sono tre portieri e devono essere dello stesso valore. Ci sono tre giorni alla fine del calciomercato, gli infortuni sono sempre dietro l’angolo, è indispensabile avere tre portieri di livello. Spero si possa concretizzare”.
Su Pasalic
“Lo conosco, perché ho dei bei ricordi e ogni tanto vado a vedere le partite. Sono in contatto con Tudor che è l’allenatore: lì lavorano molto bene sul piano tecnico, tattico un po’ meno. Questo ragazzo ha dimostrato di essere un buon giocatore, un centrocampista tuttocampo, un po’ più offensivo, non rapidissimo. Ha il passo elegante, ma è un ’95, a 18 anni potrebbe anche essere adatto ad inserirlo nella rosa ma non so se è pronto per giocare in prima squadra. Se la società lo prenderà, visto che lo abbiamo visionato, sarò contento. Bisogna vedere se si può prelevare”.
Banco di prova importante per Perea
“Tutte le volte che è stato impiegato ha risposto sempre presente. Ha fatto buone prestazioni, è sempre lì davanti, vede la porta. L’ho visto in allenamento pensi che non ci arriva e invece ci arriva sempre. Ha delle doti importanti non solo come finalizzatore, ma anche sui movimenti che ha tantissima resistenza. Ha voglia ed entusiasmo, cosa molto importante”.
Qual’è la squadra per arrivare in Europa? Campionato o Coppa Italia?
“Noi abbiamo queste tre competizioni, la mentalità deve essere centrarle tutte e tre. Poi è chiaro ci sono episodi più o meno fortunati, ma noi ce le giochiamo tutte. Mi dispiace avere questi intoppi perché avrei messo la stessa formazione, anche la stessa di domenica, al di là del derby che potrebbe essere un altro fattore importante in Coppa Italia. Sarebbe bello poterlo fare, toglie energie ma dipende sempre come lo affronti, se si ha tranquillità e sicurezza nelle tue possibilità. La squadra sta crescendo, come mentalità, lo abbiamo visto contro la Juve. Ho un po’ di problemi di formazione, ma nella partita secca può succedere tutto. Io sono convinto che a Napoli faremo la partita con grande ritmo. I ragazzi ci credono, chiunque scenderà in campo, darà il massimo”
Berisha e Marchetti chi scenderà in campo?
“Berisha sta bene, voglio mantenere il programma iniziale del turnover che deve giocare la Coppa Italia, Marchetti ancora non sta bene quindi non cambio e sarà lui in campo a Napoli”.
Sulla cessione di Hernanes
“Hernanes è un giocatore particolare dal punto di vista tattico. Rientrando Mauri, per come sta giocando ora la squadra, non avrei bisogno di sostituti. Ma penso di potervi garantire che Hernanes non si muove”.
Rinforzare lo staff sanitario?
“Abbiamo fatto una considerazione l’ultimo anno che sono stato qui. Ci sono state settimane che avevo nove giocatori titolari fuori, perché giocavano sempre gli stessi e spesso e volentieri avevo dei Primavera in panchina. Erano sempre quelli che tiravano la carretta, Lulic le ha giocate tutte, Radu non l’ho avuto per tutto l’anno per problemi articolari, è chiaro che può subentrare un discorso fisico di super lavoro. Noi siamo stati condizionati per questo, anche Mauri aveva avuto dei problemi muscolari, così come Klose e Lulic. Fino a Gennaio eravamo ai primi posti, poi il presidente non mi ha accontentato (ridendo, ndr) eravamo su Honda, quando si è fatto male Klose. Gli siamo stati dietro per un mese, poi all’ultimo non l’abbiamo centrato. Mi bastavano 2 giocatori in fase offensiva. Eravamo particolarmente incerottati. Quest’anno il discorso è diverso, ho 28 giocatori a disposizione, ho un organico a cui attingere. Allora non avevo le possibilità. Mi ricordo a Palermo giocai con una difesa a 3, a Novara non stavamo in piedi ed era una partita fondamentale per la Champions. E’ inutile guardare al passato, pensiamo a domani”.
Un Napoli diverso dagli anni passati. Come lo affronterà? Da Napoli torna con Cannavaro?
“Non sono nelle condizioni di poterlo dire, è sicuramente un giocatore che apprezzo per qualità morali e tecniche. Attualmente ho una rosa che mi copre sufficientemente la fase difensiva, se dovesse andare via qualcuno può interessare. Ma ora abbiamo Dias Novaretti, Cana, Biava, Ciani. Non dipende da me, ma da Paolo, dal Napoli e dalla società, si vedrà in un secondo tempo. Per quanto riguarda il Napoli, ha una qualità offensiva importante, soprattutto Callejon, attacca gli spazi, te lo perdi sempre, si trova sempre all’appuntamento. Benitez gioca sempre con Insigne, fanno tornanti ma sono giocatori prevalentemente offensivi, sono giocatori che incutono sempre timori. Hanno anche delle parti deboli che dovremo sfruttare quando ci capiteranno le possibilità”:
Una partita diversa rispetto alle altre… Ha sentito Benitez?
“CI siamo sentite un mesetto fa, poi ad inizio campionato sono andato a trovarlo e mi ha fatto vedere tutti i suoi lavori a livello tattico. E’ uno spagnolo-italiano. Sa valutare gli avversari, conosce i giocatori, lo apprezzo molto. Secondo me è un allenatore molto preparato”:
Quante possibilità ha la Lazio di passare il turno?
“E’ una partita secca, non ci sono altre percentuali, 50 e 50. Dipende come la affrontiamo, dalla voglia e dalla mentalità in campo. Noi se facciamo la partita giusta sulla falsa riga di quella fatta con la Juventus, come mentalità, abbiamo possibilità nonostante le assenze”.
Sculli sarà reintegrato?
“L’ho trovato ai margini, non so se resterà o no. Vedremo dopo, in quel ruolo lì ho molte coperture. Ma se rimarrà lo allenerò, anche se mi ha tradito quando è andato via. Aveva dei problemi familiari che lo costrinsero ad andare”.
Sulla difesa, a tre a quattro o in base all’avversario?
“Quando recupererò tutti il mio pensiero è ritornare alla difesa a quattro, per dare un po’ di soluzioni diverse in avanti. Questa squadra che ho attualmente a disposizione ha qualche carenza al quarto di sinistra. Cavanda e Pereirinha sono più offensivi, quindi preferisco mettermi a tre. Una volta che rientra Radu potrei optare per l’altra soluzione”.
(Fine)
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