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Postiga come Klose, ecco l’altro pescatore di gol
IL MESSAGGERO (Al.Ab.) – Ecco sbarcare ieri a Formello l’esperta punta portoghese, ha girato il mondo a suon di goal, e ora si appresta a conquistare la Lazo…
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Un amo perfetto per Klose. Pure Heldér, col Brasile in canna. Ecco un altro pescatore di gol: «Darò il massimo con la Lazio per arrivare al meglio al mondiale». Si presenta così, Helder Postiga, a Ciampino: volo Ryanair FR9678, atterraggio alle 11.30, poi le visite mediche in Paideia. Tre ore d’esami, zoom sul tormentato polpaccio destro, quindi l’annuncio ufficiale della Lazio nel primo pomeriggio. Il nuovo centravanti arriva dal Valencia in prestito con diritto di riscatto, fissato a circa 2 milioni: sino a giugno guadagnerà 900 mila euro. Come rivelato da “Il Messaggero”, erediterà la maglia numero nove dell’ex capitan Rocchi. Un 31enne giramondo: dal distretto di Varzim, sopra Porto, fino a Londra, passando per Atene, Lisbona, Saragozza, Valencia, e ora Roma appunto. Col Porto di Mourinho aveva vinto tutto, poi s’era perso per l’Europa. Catechizzato sotto porta, un secondo bomber: «Dicono sia un centravanti poco egoista, io gioco per la squadra». E per i tifosi: «L’appoggio del pubblico è fondamentale». Sbirciatelo già sotto la balaustra, vuole far esplodere l’Olimpico a colpi di magia. Fatata la rovesciata al Barca, delizioso lo scavetto all’Inghilterra a Euro 2004: «A quell’età ero un irresponsabile, forse non lo ripeterei». Eppure, i tifosi laziali amano questa meravigliosa follia. Non è matto Heldér, al massimo ribelle e buon intenditore del presente e del passato: «Il mio idolo era Van Basten. Oggi il migliore al mondo è senz’altro Cristiano Ronaldo». Il portoghese non ha bandiere: «La mia squadra del cuore? Quella dove gioco». Schietto, non bacia maglie, culla i sogni: «Chiudere la carriera in un campionato importante». Esaudito il desiderio nato 31 anni e mezzo fa a Vila do Conte, benedetto dentro l’Oceano Atlantico: «La notte aiutavo mio padre a preparare le reti da pesca». Un giorno, aveva sette anni, li riempì lui di migliaia di sardine: «Se non fossi diventato calciatore, sarei stato anch’io un pescatore». Drizza già le orecchie, Klose: forse lo trascinerà nelle gite a Ostia e sul lago di Bracciano. Al Tottenham Heldér era il “Postino”, ma non s’inchinerà a baciare i piedi di Miro. Gli servirà i bocconi, insieme sbraneranno le prede: Reja è anche pronto a passare al 3-5-2 con due punte. Una ha già lasciato la Lazio: con Floccari al Sassuolo, ieri veniva ufficializzato Vinicius al Padova. A Formello non sbarca il baby Pasalic dell’Hajduk, rapito al fotofinish dal Chelsea. Per tre milioni, in rete.
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