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ESCLUSIVA. BROCCHI: “La LAZIO non deve avere mai paura della ROMA. Impossibile bruciare KEITA: è già pronto”
ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU. L’ex centrocampista biancoceleste ha parlato del rapporto sempre più incrinato tra Lotito e la piazza romana: “E’ una frattura ormai insanabile”…
ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – Per chi veniva definito ‘Pitbull’ quando calcava i terreni di gioco, la cattiveria (quella agonistica, sia ben inteso…) non poteva che essere la sua prerogativa principale. Una qualità che Cristian BROCCHI non ha assolutamente perso anche una volta appesi gli scarpini al chiodo e, intervistato in esclusiva da LAZIONEWS,EU, ha lanciato un chiaro messaggio ai suoi ex compagni in vista del prossimo derby. Non solo la prossima gara con la ROMA: la cessione di HERNANES, un crescente astio della piazza contro LOTITO e il ritorno in campo del suo amico MAURI, sono molti i temi trattati insieme all’ex centrocampista biancoceleste. Ecco le sue parole:
Domenica è di nuovo derby e la Lazio, che vorrà riscattare la sconfitta dell’andata, ci arriva con una nuova serenità ritrovata grazie soprattutto a Reja, che è ancora imbattuto in campionato. Come la vede per il match?
“Sicuramente il modo migliore per arrivare ad un appuntamento del genere, anche perché sappiamo quanto valore abbia in città questa partita, è arrivarci col morale alto: questo aiuta sicuramente. Ed il fatto di arrivarci con un allenatore come Reja, che ha ridato la serenità giusta nello spogliatoio, è ancora più importante. Grande merito a lui che è riuscito a fare questo in poco tempo, però magari è stato anche avvantaggiato, oltre che dalla sua bravura, dal fatto di conoscere già i giocatori”.
Una gara, la stracittadina, che sancirà il ritorno in campo di Mauri: si farà trovare pronto nonostante la lunga inattività?
“E’ difficile mantenere il ritmo partita quando stai lontano dai campi per così tanto tempo, però lui è un professionista serio: si è allenato tantissimo ed è sempre stato al passo dei compagni e quindi sono sicuro che sarà un valore aggiunto per la squadra”.
La cessione di Hernanes sembra essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: l’ambiente ormai sembra essersi riversato contro Lotito e ha promesso battaglia, in particolare nel corso della successiva sfida casalinga col Sassuolo. Vista anche la sua esperienza, quanto influisce sui giocatori in campo questo clima di astio?
“La cosa che più mi è dispiaciuta negli anni e che mi dispiace tutt’ora è proprio questo: i giocatori che rappresentano, in maniera anche degna, la Lazio pagano comunque le conseguenze del fatto di non vivere in un ambiente sereno. Questo sicuramente non aiuta e dispiace per gli stessi giocatori che, nonostante mettano l’impegno in campo sia durante la settimana e che la domenica, devono vivere questa situazione di astio tra la tifoseria e la società. Una cosa che ho vissuto in prima persona anche io e sicuramente non aiuta”.
Cosa dovrebbe fare Lotito ora per recuperare il rapporto?
“Non penso che la frattura si possa sanare. Credo che ognuno ha il proprio punto di vista e ognuno ragiona con la sua testa. Io spero che venga sempre fatto il bene della Lazio perché il popolo laziale ama la propria squadra e, quindi, logicamente, ogni pensiero va rispettato”.
Proprio il calciomercato è stata una nota dolente per la società visti i molti rifiuti. Da cosa può essere determinata questa situazione?
“Ci sono stati dei rifiuti in entrata perché magari i giocatori non volevano andare via dal posto in cui erano in quel momento. C’è una dichiarazione che ha fatto il dott.Galliani qualche tempo fa molto indicativa: “Il Milan non è riuscito a vendere perché i giocatori non volevano andar via da Milano, più che altro per le mogli”. E quindi, a volte può succedere anche in altre squadre che un giocatore, magari per esigenze private, decida di non lasciare la propria squadra a gennaio e prendere una decisione definitiva a giugno”.
Ritornando sulla partenza di Hernanes: ora Reja deve puntare tutto su Keita o c’è il rischio di bruciare il ragazzo?
“Non c’è né il rischio di bruciarlo, né la difficoltà del puntare o non puntare: Keita ha delle grandi qualità e lo sta dimostrando. Se continuerà a mostrarle con umiltà e voglia di migliorarsi, si ritaglierà sempre uno spazio importante in questa squadra. E’ tutto nelle sue mani: se dovesse pensare di aver già fatto qualcosa di importante allora potrebbe avere dei problemi. Ma penso che quando un giocatore ha qualità e voglia di migliorarsi, non c’è un problema di gestione, né di bruciare le tappe”.
Chi non ci sarà invece è Biglia che nelle ultime uscite sembra aver trovato quel giusto feeling con Ledesma che era mancato con Petkovic. Quanto peserà la sua assenza?
“Peserà sicuramente perché è un giocatore che riesce a trasmettere alla squadra molta tranquillità e serenità alla squadra quando ha il pallone in mezzo ai piedi. E’ uno che detta i tempi e ha personalità e negli ultimi periodi è riuscito anche ad avere una continuità che non aveva avuto prima, forse anche per dei problemi fisici. Adesso sta venendo il vero Biglia, quello che avevamo vista prima che arrivasse alla Lazio. Sarà senz’alto un’assenza importante, ma l’argentino sarà una risorsa preziosa per il proseguo del campionato”.
Cosa dovrà temere maggiormente la Lazio? Crede che il ravvicinato impegno della Roma col Napoli possa in qualche modo favorirli, vista anche la scarsa abitudine dei giallorossi a disputare match ravvicinati negli ultimi anni?
“Non conta niente di tutto questo: è una partita a sé e l’unica cosa che non bisogna avere paura nei confronti della Roma. La ricetta per vincere è una sola: non avere mai paura. La Lazio, quando gioca contro la Roma, non deve mai avere paura!”.
Daniele Gargiulo
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