LAZIO-ROMA, nel segno del 23

NUMERI E CURIOSITA‘ – Che ci si accomodi sul divano di casa davanti alla tv o su uno dei seggiolini da battaglia dell’Olimpico, che si indossi un vessillo giallorosso o biancoceleste, al momento del derby l’invocazione alla Dea bendata è usanza comune e consolidata. Perché, da tifosi consumati, si conoscono fin troppo bene quelle dinamiche un po’ folli che portano all’annullamento di ogni valore tecnico esibito in precedenza: le classifiche assumono il valore di un biglietto della lotteria senza numeri vincenti, e le statistiche, da rivelatrici di verità nascoste, si fanno cibo insapore per topi da biblioteca. Appellarsi a un po’ di fortuna, nel caos emozionale della stracittadina, diventa allora il modo più istintivo, naturale, primitivo di approcciarsi ad una partita del genere. Ci si affida alla cabala numerica, rivolgendosi, con romana schiettezza, a quel Ventitré compagno di tante (av)venture, eletto a talismano dalla tradizione capitolina.
Lazio-Roma è, guarda caso, la partita del ventitré: quest’anno, per la settima volta, arriva alla ventitreesima giornata, che è proprio la più ricorrente nella storia del confronto con i biancocelesti in casa. Il bilancio, in questo particolare turno di campionato, è favorevole alla Roma: due vittorie per i giallorossi (21/02/1966 0-1, 21/03/1975 0-1), una per la Lazio (16/03/1941 2-0) e tre pareggi, tutti 1-1 (19/03/1978, 24/03/1985, 02/03/1992). Inoltre, il nostro numero magico racconta, per un’ironica coincidenza, anche il rendimento delle due squadre negli scontri diretti: in tutti i Lazio-Roma giocati dall’8 dicembre 1929 ad oggi, infatti, i successi ottenuti da entrambe le squadre sono stati, inevitabilmente, 23. Come le lettere dell’alfabeto latino. Come le pugnalate a Giulio Cesare. Come Totti più Nesta. Come il “fattore C” della romanità. Che nei derby, e non solo, fa sempre comodo.

Giuliano Antonini
(Romanews.eu)