GARCIA accende il derby di Roma: “REJA impari a fare l’educatore”

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – A poche ore dall’inizio del derby di Roma le polemiche non mancano. Rudi Garcia non ha mandato giù la battutaccia con cui Edy Reja aveva aperto la settimana della partita più attesa dai romani. Il tecnico laziale si era augurato che un infortunio alleggerisse il tasso qualitativo dei giallorossi: “Se afferma questo pubblicamente, cosa può aver detto nello spogliatoio? Che bisogna rompere una gamba, ammazzare qualcuno? Siamo educatori, non solo allenatori e chiedo all’arbitro Orsato di stare molto attento perché non voglio vedere un mio giocatore infortunato”, le parole riportate da La Repubblica (G. Cardone/M. Pinci). E intanto la Capitale si prepara ad accogliere la sfida: oltre 50mila spettatori sugli spalti, strade blindate, un migliaio di agenti in servizio, e la solita allerta per il rischio scontri tra tifoserie agguerrite, anche di più dopo la sanzione del giudice sportivo alle curve giallorosse. La Lazio dopo il cambio in panchina è un’altra squadra: 11 punti in 5 gare e l’Europa a quattro passi. “Voglio fare un altro sgambetto ai giallorossi — afferma il tecnico di Gorizia — anche se stavolta mi vanno bene due risultati su tre. Non ho dormito tutta la settimana per studiare i nostri avversari. Affronteremo una squadra forte, che ha perso solo una volta e ha un allenatore intelligente “. Garcia, invece, non accetta compromessi: “Noi più forti? Lo dice la classifica (19 punti di vantaggio, ndr). Per me conta solo vincere, per qualificarci in Champions e mandare un segnale agli altri”. Si affiderà a Gervinho. Accanto a lui Totti, mentre Nainggolan ha più possibilità dell’acciaccato Pjanic. Reja risponde con lo stesso 4-3-3, con Klose affiancato sulle fasce da Candreva e dal baby Keita: “Lui è giovane, ha 18 anni, ma è freddo, ha personalità”. Sufficiente a costringere in panchina il rientrante Mauri.