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DABO: “BIAVA un extraterrestre, KEITA deve crescere con calma, KAKUTA ha bisogno di fiducia”
L’ex centrocampista biancoceleste ha poi svelato: “Perché sono ancora legato a questi colori? Il calore dei tifosi ti trasmettono questa fede. L’Europa League? E’ ancora possibile”…
NOTIZIE SS LAZIO – Qualche giorno fa, precisamente l’8 febbraio, la vigilia del derby tra LAZIO e ROMA, Ousmane DABO ha compiuto 37 anni. Oggi, intervenuto ai microfoni di Radio Sei, l’ex centrocampista da sempre molto legato ai colori biancocelesti ha commentato il momento che sta vivendo la truppa di REJA:
Sull’affetto verso i colori biancocelesti
“Ho tanti amici ancora della Lazio poi sono rimasto tanti anni quindi è normale essere ancora legato. Il più bel ricordo in biancoceleste? Certamente la partita di Coppa Italia dove ho avuto la fortuna di calciare l’ultimo rigore. Perché sono ancora legato a questi colori? Il calore dei tifosi ti trasmettono questa fede. Sono rimasto molte stagioni quindi è stato più facile diventare tifoso ed affezionarmi. Si sa che a Roma il calcio è molto importante e la gente lo segue con amore. Ad essere onesto da giocatore non è stato facile giocare in una situazione in cui i tifosi fanno i cori contro il proprio presidente. Sono cose che capitano e bisogna adattarsi. Ovvio che è sempre meglio che i rapporti siano sempre buoni tra le due parti. Conservo ancora un bel rapporto con tutti nella Lazio, sia con i calciatori, con i dirigenti e anche con i magazzinieri”.
Sul derby
“Ho visto una Lazio solida. La Roma sta andando bene ma i biancocelesti hanno fatto la loro partita. Nel secondo tempo la squadra di Garcia si è dimostrata più pericolosi ma il pareggio è giusto”.
Sulla coppia Biglia-Ledesma
“Ho visto Biglia giocare in coppia con Ledesma. Devo dire che hanno fatto bene poi ci sono anche Onazi e Candreva. A centrocampo non vedo molti punti deboli, certo la partenza di Hernanes è importante visto che portava alla squadra un po’ di imprevedibilità sapendo calciare con entrambi i piedi ma ora c’è anche il ritorno di Mauri che rappresenta una soluzione in più”.
Sulle possibilità di qualificazione all’Europa League
“Ci credo, ora poi il sesto posto è tornato qualificabile per l’Europa grazie alla Fiorentina. La Lazio può giocarsela visto che mi sembra in salute e la considero superiore ad alcune squadre che le sono davanti, compresa l’Inter. I ragazzi si conoscono da molti anni e credo possano tornare ai livelli dell’anno scorso”.
Sul coetaneo Biava
“È incredibile sembra un extraterreste, io sono ancora un po’ rotto e lui riesce ancora a giocare ad alti livelli. Complimenti a lui”.
Su Keita
“A me piace molto, lo conosco bene poi abbiamo origini uguali visto che lui è senegalese come mio padre. Credo che sia importante lasciarlo crescere con calma, ha solo 18 anni e probabilmente avrà anche dei momenti bui. Bisognerà avere pazienza e se terrà la testa a posto avrà un gran futuro.
Su Kakuta
“L’ho visto giocare tante volte, è un bravissimo giocatore ed è anche giovane. Ha bisogno di fiducia e credo che mister Reja avrà la pazienza necessaria per aspettarlo e farlo giocare. Ha dribbling, corsa, il cross in velocità, un giocatore completo. Ha bisogno solo di maturare”.
Su Konko
“È un po’ sfortunato con questi infortuni ma penso che sia un professionista molto serio. Cosa faccio ora? Mi occupo della mia marca di vestiti e ho una scuola calcio in Senegal. Vorrei portare alcuni giocatori in Europa. Al momento della nazionale senegalese mi piace molto M’Bengue terzino sinistro che gioca nel Rennes. Un giocatore da suggerire a Tare? Non faccio il talent scout ma se mi dovessero contattare mi farebbe piacere consigliare qualcuno”.
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