“Caro presidente”. Il decalogo dei tifosi

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – E’ una lunga lettera quella che con gesti, contestazioni, assenze, scrivono i tifosi biancocelesti al patron Lotito, scrive Il Tempo (L. Salomone). Hanno versato lacrime insieme ad Hernanes all’uscita di Formello per la sua cessione, ed ora chiedono giocatori importanti. Il presidente deve avere il coraggio di reinvestire i soldi incassati per ringiovanire la squadra. Basta con gli stranieri, si restituisca un’identità italiana alla Lazio. Non ne possono più di vedere finire qualsiasi rapporto di lavoro con una tentata estorsione o con un ricorso a qualche tribunale del globo. I tifosi non sopportano più di assistere all’autocelebrazione del presidente Lotito davanti ai microfoni di qualche televisione dopo una partita vinta. Quando si perde invece tocca sempre a Ledesma o qualche big metterci la faccia. Le notizie date da Lazio Style sono ottime, ma di parte. Bisognerebbe aprirsi di più all’esterno dando più spazio a tutti i mezzi di comunicazione evitando di rischiare di essere troppo autoreferenziali. Evitare di far conoscere gli acquisti con delle conferenze stampa pubbliche è un autogol clamoroso di comunicazione. Da parte di Lotito un riavvicinamento alla gente sotto forma di parole più dolci meno di sfida sarebbe quantomai auspicabile. I tifosi chiedono al presidente di rimettere una scritta sulle maglie così da poter investire quella somma nella campagna acquisti. Permettere più spesso ai tifosi di assistere agli allenamenti magari organizzando giornate con la possibilità di fare autografi come avviene nei più grandi club europei. Investire di più nel settore giovanile. Infine, secondo un’idea dell’ufficio Marketing: riservare ogni partita in casa 80-100 posti ai grandi ex del passato.