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Stagione da incubo per MARCHETTI, ma sa come uscirne fuori…
LAZIONEWS – Il portiere biancoceleste, dopo l’eccellente scorso campionato, sta vivendo un periodo difficile. La ricetta per venirne fuori è la stessa del passato: lavorare e parare…
LAZIONEWS – La LAZIO abbandona l’Europa League dopo una clamorosa partita contro il Ludogorets. I giocatori e il tecnico biancoceleste, a fine gara, hanno sottolineato quanto la qualificazione sia stata compromessa nella sciagurata sconfitta interna di sette giorni fa, ma non è, purtroppo, del tutto vero. La LAZIO, fino al minuto 67, stava vincendo 2-0, ha subito il gol di Bezjak che ha dimezzato le distanze ma aveva ancora la partita in pugno. Poi ecco il tiro dalla distanza di Zlatinski: MARCHETTI tocca la palla e la fa rimbalzare di pochi centimetri oltre la riga, ma è difficile capire se la palla sia entrata o no. Per l’arbitro non ci sono dubbi: è il gol del 2-2. Dopo una lunga disquisizione, la moviola computerizzata sancisce l’errore: la palla tocca la linea di 7 centimetri, non è gol. Scagionato il portiere? No, perché il destino è beffardo. La Lazio si riporta in vantaggio, riagguanta la qualificazione ma al minuto 88’ ecco la mazzata definitiva sul morale dell’estremo difensore di Bassano del Grappa: azione velleitaria del Ludogorets, palla al centro dell’area con l’estremo difensore che esce completamente a vuoto regalando, in pratica, il gol della qualificazione a Juninho Quixada. Ora non ci sono dubbi: la qualificazione è stata compromessa sia dal match di andata, sia dalla sfortunata prestazione del portiere. E ora è sempre più a forte rischio la sua convocazione per il Mondiale brasiliano.
ANNATA DA DIMENTICARE, ANCHE IN NAZIONALE – Fino a un anno fa la porta della nazionale italiana era sigillata: BUFFON titolare indiscusso, nonostante qualche errore di troppo, e alla sue spalle il redivivo MARCHETTI. Dopo la passata stagione in cui è stato protagonista assoluto in tutte le gare biancocelesti, ha riconquistato la maglia della Nazionale e un numero sempre più folto di tifosi e addetti ai lavori ha spinto per una sua titolarità al posto del capitano della nazionale. Ma l’inizio di campionato ha visto un MARCHETTI sempre più “normale” che non è mai riuscito a indossare nuovamente il mantello da Superman. PRANDELLI ha creduto in lui e nella partita contro l’ARMENIA di metà ottobre è tornato a vestire la maglia azzurra in campo.Un’occasione sprecata purtroppo: uscita sbagliata su un cross degli avversari e Mkhitaryan trova il gol di testa. Da lì piccole indecisioni in ogni gara, mancanza di quella sicurezza sempre avuta e altri errori: l’ultimo, prima dei due di ieri sera, contro l’HELLAS VERONA.
RIPARTIRE DA FIRENZE – Quando un’annata prende una brutta piega è difficile riportarla nei gusti binari. Così ecco arrivare l’influenza e un problema agli adduttori che lo tengono fuori tre gare, prima del forfait dell’ultimo secondo a Udine causa problemi di stomaco. Il problema inguinale rimane lì fastidioso e infingardo, lui non si sente bene, anche psicologicamente soffre la situazione e forse nella sua testa pesano anche le ottime prove del suo sostituto BERISHA, sempre positivo. REJA lo “coccola”, continua a ripetere che MARCHETTI è il titolare e che aspetta solo di rivederlo al 100% per rimetterlo in campo dal primo minuto. L’occasione arriva ieri, purtroppo per lui la fallisce e un nuovo tarlo si insinua nella testa del portiere. Tanti sono stati i momenti negativi nella sua carriera e lui è sempre riuscito a venirne fuori alla grande. Come? Lavorando e parando, senza troppe chiacchiere, solo sporcandosi i guantoni. Domenica sarà di nuovo in campo dal primo minuto, Edy REJA ‘è stato chiarissimo: “È lui il titolare, domenica giocherà”. Avrà subito l’opportunità per riprendersi la sua carriera, tornando ad essere decisivo tra i pali, provando a riconquistare la Lazio e la Nazionale. Lo ha già fatto in passato.
Carmine Errico
Twitter: @carmineerrico
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