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La Curva Nord spiega la contestazione di domenica: “L’assenza è un atto di amore e un sacrificio più importante della presenza”
Due esponenti del settore biancoceleste hanno specificato: “Vogliamo far capire che non ce la facciamo più a sopportare questa gestione. L’assenza è un atto di amore e un sacrificio più importante della presenza”…
NOTIZIE SS LAZIO – Durante la trasmissione “La Voce della Nord“, in onda sulle frequenze di Radio Sei, due esponenti della Curva Nord per spiegare le ragioni della prossima protesta che verrà inscenata nel corso di LAZIO–ATALANTA: “Noi dovremmo stare fuori per visionare, chi vuole venire è ben accetto. Anche solo la vicinanza alla stadio, vediamo un attimo quello che sarà. Vogliamo far capire che siamo capaci anche stare lontano da quello che ami. Per far capire che non ce la facciamo più a sopportare questa gestione. L’assenza è un atto di amore e un sacrificio più importante della presenza, quando sposi questa causa. Non stiamo organizzando queste manifestazioni per nostri interessi, lo ribadiamo ancora una volta, contro il Sassuolo abbiamo avuto la dimostrazione che il popolo laziale è unito. La nostra protesta è di puro amore, lo spirito è Libera la Lazio, quello che possiamo riscontrare da questa gestione è l’impossibilità a sognare. Non perchè noi siamo a conoscenza che ci sia qualcuno che la voglia acquistare. Se qualcuno ha intenzione di comprare la Lazio, si facesse vedere. Siamo arrabbiati, non arrivare più di li ci fa male, vedere che non si trova uno sponsor sulla maglia, non si da nemmeno la possibilità di puntare a qualcosa in più. Per noi Lotito non è il presidente della Lazio, è colui che la gestisce. Questo è quello che ci infastidisce. Stiamo facendo tutto questo con la massima civiltà anche domenica noi ci saremo fuori dallo stadio per visionare, la Curva Nord è casa nostra. Libera la Lazio è un messaggio che rivolgiamo al presidente di darci la possibilità di ritornare grandi, questo è il messaggio che gli mandiamo. Perchè il presidente non si avvicina a qualcuno che possa aiutarlo? magari una partnership per far tornare la Lazio grande. Può darsi che venga uno che sia peggio di lui, ma quello che è riuscito a creare nella tifoseria non ha precedenti. I tifosi sono sognatori, a loro è stata privata la possibilità di sognare. Ci siamo commossi quando abbiamo visto tutti quei cartoncini in alto con la scritta Libera la Lazio, durante la partita Lazio-Sassuolo. I cartoncini, lo ribadiamo, sono stati presi di spontanea volontà dai tifosi, quando non ce la facevamo più da soli a distribuirli, qualcuno li ha creati a casa, segnale che la gente laziale è unita.“
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