LAZIO-ATALANTA. Dalla centesima di CANDREVA al “momento perfetto” per colpire la retroguardia orobica: tutti i segreti del match

Pubblicato il 7 marzo

NUMERI E CURIOSITA’ – Domenica pomeriggio l’occasione che si presenta davanti alla LAZIO è di quelle ghiotte: all’Olimpico arriva un avversario abbordabile come l’ATALANTA, la seconda peggior formazione per andamento esterno (gli orobici hanno raccolto 5 dei 39 punti disponibili in trasferta, peggio di loro solo il CATANIA). Senza dimenticare che nella stessa giornata giornata ci saranno INTER-TORINO e PARMA-HELLAS, praticamente tutti scontri diretti tra le formazioni che contendono ai biancocelesti un posto in Europa League. Insomma gli uomini di REJA non possono assolutamente fallire se vogliono continuare a coltivare speranze europee. Inoltre i tre punti sarebbero il coronamento ideale per la centesima presenza con la maglia della LAZIO di Antonio CANDREVA…

POLVERI BAGNATE PER DENIS, MA OCCHIO AI SUBENTRATI – German DENIS rappresenta senza dubbio il principale pericolo per la retroguardia laziale. Un suo gol, a cinque minuti dalla fine, ha regalato la vittoria ai bergamaschi nella gara di andata. Ma, a ben guardare, la LAZIO rappresenta una delle sue peggiori “bestie nere”: infatti in 9 precedenti ha collezionato 6 sconfitte, peggio solo contro i cugini della ROMA (8) ai quali però ha bucato la porta 5 occasioni. Niente a che vedere contro le “misere” due reti messe a segno contro i biancocelesti (di cui una, ininfluente ai fini del risultato, realizzata quando vestiva la maglia dell’UDINESE). Maggior attenzione meritano invece i subentrati di mister COLANTUONO, che ha dimostrato di saper azzeccare i cambi: con 4 gol, la sua ATALANTA è la seconda miglior formazione per quanto riguarda le marcature arrivate dalla panchina.

CALI E CATTIVERIA – Se la LAZIO vorrà centrare la sua terza vittoria consecutiva (un record mai tagliato quest’anno…) dovrà premere incessantemente contro la retroguardia di COLANTUONO, la quattordicesima più perforata del campionato con 38 gol al passivo. C’è un momento ideale nel quale concentrare gli offensivi? Sì, perché analizzando nel dettaglio le marcature incassate si scopre come gli orobici siano la squadra che ha subito il maggior numero di gol nell’ultima mezzora di gioco (22), peggio anche del terzetto di coda Catania-Livorno-Sassuolo (20). In conclusione occorre sottolineare come l’ATALANTA sia una delle formazioni più “cattive” del campionato con sei espulsioni collezionate (Brivio, Carmona Tello, Cazzola, Cigarini (2), Nica); peggio di loro solo la SAMPDORIA con 7 cartellini rossi.

Daniele Gargiulo