ESCLUSIVE
ESCLUSIVA LN. Ag. BIAVA: “Incontro con LOTITO? Io la settimana prossima un salto lo farei volentieri…”
Parretti aggiunge: “Nessun paletto e nessuna data ultima per parlare del rinnovo”. Ma avvisa: “Piace a tanti, ci metto due ore per trovargli una nuova sistemazione. Futuro in Australia? No grazie”…
ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – La difesa della LAZIO ha sofferto molto a inizio stagione con Petkovic che non riusciva a dare equilibrio a un reparto in costante affanno. I motivi possono essere stati tattici, atletici e tecnici ma di certo ha pesato, e non poco, anche l’assenza dai campi di gioco di Giuseppe Biava, infortunatosi nella sfida contro il Chievo. Con l’addio dell’allenatore bosniaco e l’arrivo di Reja la fase difensiva biancoceleste è sensibilmente migliorata grazie agli interventi attuati dal tecnico goriziano. Ma una buona fetta della ritrova solidità è merito del ritorno in campo di Biava. La sua personalità, la sua intelligenza tattica, il suo senso della posizione e dell’anticipo è merce rara nel calcio d’oggi. E nonostante il difensore si avvii a spegnere le 37 candeline a maggio, rimane un punto di riferimento importante per la LAZIO. A giugno va in scadenza di contratto ma è difficile immaginare che Lotito “mandi in pensione” il difensore di Seriate. Per fare chiarezza sul futuro di BIAVA, LAZIONEWS.EU HA CONTATTATO IN ESCLUSIVA IL PROCURATORE DEL GIOCATORE GIORGIO PARRETTI. Queste le sue parole.
Ancora una grande stagione nella LAZIO per Biava, il ritorno in campo dopo l’infortunio ha testimoniato, semmai ce ne fosse bisogno, quanto sia importante per questa squadra. Nonostante l’età sembra stare ancora molto bene fisicamente: fino a quando vorrà giocare?
“Noi, dico noi perché è come se fosse mio figlio, non abbiamo limiti. Totti fino a quando giocherà? Boh… Solo che Totti essendo la bandiera della Roma ha un contratto mostruoso come lunghezza perché lui è la Roma. Beppe ha un contratto di un anno, e continueremo a farlo per la terza volta se la società vorrà, perché se sta bene gioca, nel momento nel quale dovesse dire “non ce la faccio più” non potremmo mettere nessuno in croce. Non so quanti altri possono permettersi di fare questo discorso perché ci vuole una onestà intellettuale importante per farlo”
Avete in agenda un incontro con la dirigenza laziale nei prossimi giorni?
“No. Io la settimana prossima un salto lo farei volentieri… però non ho ancora sentito LOTITO perché non l’ho cercato. In genere ci vediamo ad aprile ma devo anticipare perché ho un impegno e dopo non ci sono. Devo capire prima quali sono le intenzioni…”
Se dovesse indicare solo una condizione indiscutibile per la quale rinnovare, quale sarebbe?
“Non abbiamo mai messo un paletto. Mai. A nessuno. Se un calciatore onesto può dare dà, se non può dare finisce là. Beppe è il primo a fare così: l’ha sempre detto”
Vi siete posti una data ultima entro la quale aspettare la chiamata della società, prima di guardarvi intorno e di sentirvi liberi di parlare con altre squadre?
“Assolutamente no. Noi l’anno scorso abbiamo rinnovato dopo la Coppa. Se ho un problema a trovare una squadra a Beppe Biava vuol dire che sono proprio scarso come agente (ride ndr.). Lo vogliono ancora in tanti. A un certo punto, siccome non c’è più l’opzione come gli altri anni, lavoreremo e ascolteremo chiedendo “cosa volete fare”. Punto. Assolutamente nessuna dead-line”
Ha già avuto avances da altre squadre?
“Le informazioni e gli interessamenti non servono. Nel momento in cui il giocatore non dovesse essere preso in considerazione dalla Lazio stia pur tranquillo che ci metto poco, al massimo due ore (ride ndr) per trovargli una sistemazione perché non sto proponendo uno sconosciuto”.
Se il rinnovo non andasse in porto, BIAVA resterebbe in Italia o sarebbe interessato a una eventuale esperienza all’estero?
“Stiamo a casa nostra. Non è un 32enne che se ne va fuori. Australia? No grazie. Chi vuol capire capisca…”
Biava le ha parlato della contestazione dei tifosi? Cosa ne pensa di questa protesta nei confronti del Presidente Lotito?
“Non l’ho sentito, sarebbe da chiedere a lui. A me personalmente fa specie questa situazione, mi farebbe piacere se la Lazio fosse un corpo unico. Mi dispiace della situazione, non ne conosco le cause e non è mio compito scoprirle, però i tifosi della Lazio sono un patrimonio importante della società e mi spiace che domenica non c’erano. Penso che sia la cosa più importante anche per un calciatore, giocare in uno stadio vuoto non è facile e non è piacevole, soprattutto con questo pubblico, quello della capitale”.
Carmine Errico
Twitter: @carmineerrico
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