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DJORDJEVIC: “Ho scelto la LAZIO perché è una grande squadra. KLOSE? Vorrei rimanesse per imparare”
Il neo acquisto biancoceleste spiega: “Ho avuto offerte economiche migliori, ma volevo giocare in un campionato importante per dimostrare il mio valore. Poi la LAZIO lotta sempre per l’Europa…”
NOTIZIE SS LAZIO – Ancora una volta il nuovo acquisto della LAZIO Filip Djordjevic ha rilasciato una lunga intervista al portale rts.rs. Queste le sue parole
Sulla scelta della LAZIO
Ho scelto la Lazio perché ha dimostrato di volermi fortemente. Ho avuto offerte economiche migliori, ma volevo giocare in un campionato importante, in una grande squadra, per dimostrare il mio valore. Quindi, una società che mi garantisse di giocare con continuità, e questo è stato il caso della Lazio. Ho 26 anni e non volevo andare in un club con il rischio di stare in panchina. Poi la Lazio lotta ogni anno per un piazzamento europeo e ciò si sposa alla perfezione con le mie ambizioni. Ho firmato un contratto di 4 anni. Non mi dispiacerebbe se stessi ancora in Italia tra cinque anni”
Su Klose
Il suo contratto scade al termine della stagione. Vorrei davvero che lui rimanesse, potrei imparare i trucchi del mestiere da uno dei più grandi attaccanti di sempre”.
Sulla sua decisione di lasciare il Nantes
“Avevo bisogno di una nuova sfida dopo sei anni e mezzo con il Nantes. Abbiamo negoziato un’eventuale rinnovo del contratto, ma in inverno ho deciso di andarmene a fine stagione. I proprietari dei club sono imprenditori ed è normale che pensino a come guadagnare soldi. Tuttavia ho ottimi rapporti con il presidente del Nantes e con suo figlio. Con loro non ho mai avuto alcun problema. Alla fine mi hanno augurato buona fortuna, si sono congratulati e mi hanno detto che per loro sarà strano iniziare la nuova stagione senza di me”.
Il suo avvicinamento al calcio italiano
Sto prendono lezioni di italiano da quattro settimane. Cercherò di impararlo il prima possibile. Ho parlato molto con Nenad Tomovic della Fiorentina. Anche Kolarov mi ha spiegato cosa significhi giocare per la Lazio e Ljajic mi ha raccontato della vita di un calciatore a Roma. Se penso all’Italia mi viene in mento il calcio, la bellezza di Roma, l’ottima pasta, il clima gradevole… Queste sono le prime cose che mi vengono in mente”..
Il momento migliore e quello peggiore della sua esperienza in Francia
“Il periodo di adattamento è stato il più difficile, soprattutto per due motivi. Prima di tutto a livello fisico, e poi sono arrivato che ero ancora un adolescente, non conoscevo la lingua. È stato difficile perché proprio all’inizio della mia avventura in Francia sono stato messo ai margini per otto mesi a causa di un infortunio. Il migliore è quello che sto vivendo in questo momento. Sono il capitano della squadra e ho aiutato il Nantes a tornare in Ligue1, la categoria giusta per questo club. Il Psg è una delle squadre più forti d’Europa. È stata una grande sfida giocare contro il migliore difensore del mondo, Thiago Silva. Sono felice, perché mi sono reso conto di poter affrontare alla pari giocatori del suo calibro. La Francia rimarrà una grande parte della mia carriera e della mia vita. Altrimenti non sarei rimasto per sei anni e mezzo”.
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