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CANDREVA: “Il mio gesto non era assolutamente rivolto ai tifosi, ma a chi mi ha dato del mercenario”

L’esterno biancoceleste prende la parola dopo la sua esultanza polemica di domenica nella gara col Parma: “Non ho mai trovato in altre squadre quel senso di appartenenza che ho con questa maglia”…

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NOTIZIE SS LAZIO – La sua esultanza al gol messo a segno sul finire di LAZIO-PARMA ha suscitato molte polemiche. Un gesto equivoco che lo stesso Antonio CANDREVA ha voluto chiarire ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7. Ecco le sue parole:

Ci sono state polemiche dopo il tuo gesto al gol di Lazio-Parma. Puoi chiarire le motivazioni del tuo gesto?
“Il mio gesto non era assolutamente rivolto ai tifosi, ma rivolto ad un articolo uscito in settimana che mi ha dato molto fastidio e che riportava cosa non vere e mai dette da Antonio Candreva. Sono passato come un mercenario, cosa che non sono”.

Cosa è successo nell’intervallo di Lazio-Parma? Vi siete caricati?
 “Beh, anche loro avevano avuto delle occasioni per vincere. Noi però dovevamo fare i 3 punti assolutamente per restare attaccati al trenino dell’Europa League. Ce la meritiamo perché siamo un gruppo fantastico, siamo in corsa. Loro hanno grandi qualità in avanti, hanno messo in difficoltà la Juve. Lottano per l’Europa, sapevamo che dovevamo stare attenti a molti dei loro giocatori.0 L’importante ora, è aver raggiunto la vittoria. Dobbiamo però dare continuità ai risultati, ora con la Samp. Vogliamo raggiungere l’Europa a tutti i costi.”

Ottavo gol in campionato: è fra i più importanti?
 “Assolutamente. Arrivato allo scadere e che ci consente di lottare ancora per l’Europa. Però ripeto: ora c’è da vincere con la Samp sennò non serve a nulla.

Riavvolgiamo il nastro: il tuo arrivo alla Lazio. All’inizio diffidenza e scetticismo. Sembra un’eternità ma alla fine è passato soli un anno e mezzo…
“L’arrivo alla Lazio mi ha dato anche come uomo più responsabilità. Essere un giocatore della Nazionale è importante: devi dare l’esempio all’esterno. Certo, è cambiato tutto velocemente. Sono felicissimo di aver cambiato il pensiero di tutti nei miei confronti.”

 Hai trovato l’ambiente giusto per la tua maturazione, che in passato non ti era riuscita?
“A questo punto si. Antonio Candreva è diventato giocatore vero alla Lazio. Non ho mai trovato in altre squadre quel senso di appartenenza che ho con questa maglia. Sarà che altrove sono stato poco, quindi magari non mi sono inserito molto.” 

Ora arriva la Samp…
“Sarà dura, è difficile. Loro stanno bene, contro la Fiorentina meritavano qualcosa in più: hanno raggiunto il loro obiettivo, ma noi dobbiamo vincere e basta.”

Reja?
“Io con il mister ho grande rapporto. Impossibile non dare tutto con lui: qualsiasi cosa mi chiede faccio.

 La barba lunga, perché?
“Piace a mia figlia, e quindi la tengo”.

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