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La LAZIO è tutta un quiz
IL MESSAGGERO (G. De Bari) – Non si può sempre lottare per il sesto posto, ma i migliori devono restare e, attorno a loro, si deve creare una struttura tecnica in grado di lottare per le posizioni di vertice…
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Si avvia alla conclusione questa stagione della LAZIO e da quello che è stato detto negli ultimi giorni da Tare – ricorda ‘Il Messaggero‘ – si evince che l’anno prossimo la squadra biancoceleste ripartirebbe dal tridente Klose-Djordjevic-Keita, giocatori non da doppia cifra come l’attaccante che voleva Reja. La scelta diventa, quindi, sopperire a questa mancanza con il gioco. E per creare gioco serve un piano ben preciso che al momento la Lazio non ha poiché non si sa se Reja resterà in panchina, né tantomeno quali saranno i giocatori che dovrebbero fare parte del progetto: gente come Radu, Candreva e Lulic sono da considerare incedibili. Il presidente dice che ci sono elementi difficili da trattenere, perché vogliono andar via. Lotito dovrebbe cercare una spiegazione a questo malcontento che sta proprio nel fatto che questi calciatori non vedono nascere un ambizioso progetto. Stanca lottare per il sesto posto, ma i migliori devono restare e, attorno a loro, si deve creare una struttura tecnica in grado di lottare per le posizioni di vertice. Almeno per il momento il progetto Lazio non si vede, nemmeno all’orizzonte.
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