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PRANDELLI: “Consapevoli di potere arrivare in finale”
Il tecnico azzurro spiega: “Dobbiamo mettere da parte l’io, pensiamo al noi e alla squadra, altrimenti potrebbero nascere dei problemi”…
MONDIALI 2014 – “Avete percepito entusiasmo all’interno del gruppo? Ci fa piacere. Ci deve accompagnare tutti i giorni. Andiamo a un Mondiale di calcio, mica a lavorare…“. E’ un Cesare Prandelli che ha voglia di scherzare e di mettere alle spalle tutte le tensioni del finale campionato e della vigilia del Mondiale, quello che ha parlato nel primo giorno di ritiro della Nazionale a Coverciano. “Andremo tutti in Brasile a rappresentare l’Italia e dobbiamo essere orgogliosi di ciò che faremo, chi è qui deve avere la consapevolezza che potrebbero bastare anche pochi minuti per lasciare il segno e quindi chiedo a tutti massima disponibilità“. Prandelli invita a “mettere da parte l’io, pensiamo al noi e alla squadra, altrimenti potrebbero nascere dei problemi. Se diventiamo i primi tifosi della nostra squadra, allora avremo energie e una carica in più, una forza che le altre squadre non hanno, ad esempio quella di non reagire. Se partiamo con questi presupposti vuol dire che abbiamo già capito cosa ci aspetta, se così sarà sono convinto che faremo un grandissimo Mondiale“. La forza di non reagire richiama inevitabilmente al codice etico voluto dal ct al momento dal suo avvento in Nazionale e che tante polemiche ha scatenato negli ultimi giorni per la sua applicazione. “Ho fatto un sogno incredibile stanotte: ho sognato che c’erano tre squadre che venivano massacrate perché avevano tre o quattro espulsioni a partita per gomitate o pugni. La squadra immacolata era la nostra e siamo andati avanti così. E’ stata una cosa meravigliosa. Mi sono svegliato dicendomi: ‘finalmente una squadra che gioca a calcio e pensa solo a questo’. Solo in Italia ci sono certi tipi di polemiche siamo divisi su tutto però’, cosa strana tutti sono uniti contro le istituzioni e noi come Federazione, o io come commissario tecnico, siamo istituzione“. I primi giorni di lavoro della Nazionale saranno decisivi per capire i sette giocatori da tagliare, entro il 2 giugno, dall’attuale gruppo dei 30. Di scelte il ct ne ha già dovute fare e anche non semplici. “Non mi sembra che chi è rimasto a casa abbia fatto delle finali di Champions League ultimamente, scherzi a parte, voglio chiedere scusa per la battuta che ho fatto su Criscito parlando di Cabrini e di Maldini. Era una battuta fuori luogo che evidentemente non mi è riuscita bene, anche perché non volevo entrare nel merito tecnico dell’esclusione”. E a chi ha protestato per le mancate convocazioni di elementi quali Gilardino o Toni, Prandelli ha risposto che non ci sono perché: “probabilmente vogliamo manovrare in attacco in maniera diversa e questo è anche un messaggio per i sette attaccanti”. Oggi si svolgerà a Coverciano anche una riunione tecnica del gruppo azzurro per parlare dell’utilizzo dei social network da parte dei calciatori e della presenza dei familiari nel periodo che la Nazionale trascorrerà in Brasile. “Per mia natura non sono una persona che mette dei divieti. Mi piace responsabilizzare le persone, in questo caso la squadra, e condividere una scelta. Qualsiasi cosa si deciderà in merito, lo faremo con uno spirito di unita’”. Tornando ai sogni, stavolta reali, Cesare Prandelli ne ha uno ben preciso in mente che vuole realizzare: “In questi mesi abbiamo lavorato pensando di arrivare alla finale della Coppa del Mondo. Se poi strada facendo troveremo mille difficoltà o squadre più forti di noi, andremo ad analizzare i perché ma noi partiamo con la consapevolezza che la nostra organizzazione ci possa portare fino in fondo“.
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