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KLOSE ammette: “Sto cambiando grazie all’Italia”. Sul Mondiale: “Lavoro sodo per tornare al 100%, ma servirà anche fortuna”
“Candreva e Marchetti, che hanno giocato la Confederations in Brasile, mi hanno detto che il fattore climatico inciderà di certo…”
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO- E’ partito ieri direzione San Martino di Passiria per raggiungere il ritiro della Germania. Miroslav Klose, scrive La Gazzetta dello Sport, punta il Mondiale e il record, ma in Brasile non sarà facile, anche e soprattutto per le condizioni climatiche.
AGGIORNAMENTO ORE 14.20 – “Non c’è tempo per la pesca”. Parola di Miro Klose, concentratissimo sul Mondiale brasiliano. Un panzer che sogna un viaggio in Amazzonia, “ma lo farò quando andrò in pensione”. Ora c’è il Brasile da conquistare con la sua Germania. “Abbiamo una buona squadra, ma non basta. In una competizione come questa serve anche un po’ di fortuna -ha dichiarato in un’intervista rilasciata all’agenzia tedesca ‘DPA’-. Solo in quel caso potremmo andare molto lontano“. La ‘condicio sine qua non’ per un buon torneo è chiaramente la condizione fisica. “Per me sarà un fattore decisivo tornare al 100%, sto lavorando sodo per questo obiettivo. Il Mondiale sarà il mio ultimo atto con la Nazionale? E’ sempre il ct che decide“. Una freschezza atletica che potrà arrivare anche grazie alle amichevoli con Armenia e Camerun. “Per noi sarà importante essere uniti e formare un gruppo compatto, come abbiamo sempre fatto del resto”. Dal primo Mondiale di Klose (Korea e Giappone 2002) sono passati ben 12 anni. “Nel frattempo sono accadute molte cose”– ammette il centravanti della Lazio-. Di certo a Klose non manca l’esperienza in campo internazionale. “Tutte queste presenze sono un vantaggio per me, ma in un torneo come la Coppa del Mondo le partite possono essere decise da piccole inezie“. In gioco per il panzer c’è il record di 15 gol ai mondiali detenuto da Ronaldo e distante solo un gol. “Non mi interessa, viene in secondo piano, penso alla squadra“. Di certo la Germania è una delle squadre favorite per la vittoria finale. “Abbiamo la possibilità di fare bene e andare lontano in Brasile, ma sarebbe sbagliato e presuntuoso dichiarare che il titolo sarà conteso solo da noi“. Klose non pensa a un’esultanza possibile in finale se dovesse arrivare la vittoria iridata. “Se arriverà quel momento e saremo campioni del Mondo, ci faremo venire in mente sicuramente qualcosa per festeggiare come si deve“
«Candreva e Marchetti, che hanno giocato la Confederations in Brasile, mi hanno detto che il fattore climatico inciderà di certo – racconta il centravanti al quotidiano ‘Die Welt’ -. I giocatori avevano problemi respiratori e, come confermato da Prandelli, molti chiedevano il cambio nell’intervallo. Sarà dunque importante arrivare al mondiale al top». Quella del tedesco però non è stata una stagione brillante a livello fisico. «Non sto benissimo, ma non è il caso di allarmarsi: con l’allenamento e le due amichevoli sarò al 100%. Le gambe e la schiena stanno bene. Mi manca solo il ritmo partita. Il mio battito cardiaco è un po’ più alto del solito: normalmente sto intorno ai 33 battiti al minuto mentre ora sto sui 40». Dopo tre anni in Italia qualche abitudine del tedesco ha subito delle modifiche: «Non rinuncio più all’alcol come prima. In Italia è prassi bere un bicchierino di vino a pranzo. Non mi spingo oltre, ma non evito più gli alcolici come in passato».
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