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VINICIUS: “Futuro? Sto dimostrando le mie qualità. Sono pronto per la LAZIO”
Il terzino brasiliano aggiunge: “Importante la mia esperienza a Padova. Keita? Diventerà fortissimo”…
NOTIZIE SS LAZIO – “Futuro? Ci pensa il mio procuratore, sa lui cosa fare. Io penso a lavorare sul campo. Il mio obiettivo è quello di tornare a Roma, mancano ancora due partite alla fine del campionato, poi vediamo cosa succede. C’è tanto da fare alla Lazio, io qui sto dimostrando le mie qualità. Spero di fare bene anche in biancoceleste”. Sono le parole del giovane terzino sinistro VINICIUS che ha lasciato la Lazio a gennaio per andare in prestito in Serie B al Padova. Queste le sue parole rilasciate a lalaziosiamonoi.it.
Sul suo primo gol italiano
“È stata una grande gioia, ricorderò per sempre questo gol, sono davvero felice. Assistman Rocchi? Ho un buon rapporto con lui, mi sta sempre vicino e mi trasmette fiducia. Prima di ogni gara mi dà molti consigli, suggerendomi cosa fare in campo, i movimenti giusti. Per la mia crescita è stato davvero importante, è un grandissimo campione”.
Sul derby
“Sì, ho avuto la fortuna di vedere da vicino cosa significa. Per me sarebbe un sogno scendere in campo al derby contro la Roma, spero di tornare alla Lazio la prossima stagione per poterlo giocare”.
Sulla sua esperienza al Padova
“Quando sono arrivato è stata dura per la situazione di classifica, ma io ho cercato sempre di lavorare e dare il mio contributo in campo. Adesso sto raccogliendo i frutti, sto facendo bene. Mi ritengo soddisfatto di questa esperienza, mi do un bel 7”.
Sul suo arrivo alla Lazio
“Avevo subito un infortunio serio al piede sinistro, ero in fase di riabilitazione. Stavo sempre vicino ai brasiliani. Hernanes è un campione dentro e fuori dal campo, lui e Dias all’inizio mi hanno aiutato molto con la lingua, non sapevo una sola parola di italiano. Non è facile per un ragazzo di 20 anni ambientarsi in un Paese nuovo, per questo li ringrazio. Adesso sto diventando un italiano (ride, ndr)! Sono contento di giocare qui, sono pronto per la Serie A.In squadra ho legato con i più giovani, Keita, Perea, Cavanda, Felipe Anderson. Ma parlavo sempre con tutti, eravamo un bel gruppo. Con Felipe mi sono sentito spesso. So che ha finito in crescendo la stagione. Ma con i giovani è così, devi avere pazienza, aspettare il loro processo di crescita. Non si può pretendere che facciano subito bene, bisogna saper aspettare il momento giusto. I miei primi mesi? Avevo bisogno di fare esperienza ad alti livelli, l’allenatore non mi conosceva, ero molto giovane e ha preferito dare fiducia a qualcun’altro. Ma adesso ho dimostrato di avere qualità, ho il mondo del calcio davanti a me, ho solo 21 anni e spero di continuare a crescere. Ma non ho avuto tanta nostalgia di casa. Certo, sento la mancanza dei miei amici, ma la famiglia è con me, mia mamma è qui a Padova, quindi non ho tanta saudade”.
Le differenze hai notato tra il calcio italiano e quello brasiliano
“Per il ruolo che faccio io, ovvero quello di terzino, ho notato che è più difensivo. Per questo preferisco giocare in un 3-5-2, così posso spingere di più per sfruttare le mie caratteristiche. Ma a Padova ho dimostrato di poter ricoprire il ruolo anche in una difesa a quattro. In ogni caso a me basta giocare, poi decide il mister dove”.
Su Petkovic e Reja
“Ho un buon ricordo, anche se non ho avuto mai l’occasione di giocare quindi c’è poco da dire.Reja è un bravo allenatore, mi parlava spesso, mi diceva di continuare ad allenarmi al 100%. Una volta ha preferito schierare Lulic come terzino, mi ha chiamato per rincuorarmi, per spiegarmi che Senad gli dava più garanzie, lo conosceva da tempo”. ”
Su Keita
Ha qualità importanti, se manterrà i piedi per terra diventerà un giocatore fortissimo”.
Sul Mondiale:
“Vince il Brasile! Ma l’Italia arriverà lontano, speriamo in una finale Italia-Brasile”.
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