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MONDIALI. PRANDELLI: “Dopo la sfida contro l’Irlanda darò i 23 convocati”. Intanto rinnova fino al 2016
Il commissario tecnico della Nazionale aggiunge: “Non ho ancora deciso: devo ancora aspettare di capire come i giocatori reagiranno ai carichi di lavoro”…
MONDIALI 2014 – Il Ct della Nazionale Prandelli ha fatto il punto della situazione all’inizio della seconda settimana di ritiro a Coverciano dopo aver firmato il rinnovo da commissario tecnico della nazionale italiana per altri due anni dopo il Mondiale, il tecnico.Queste le sue dichiarazioni dal ritiro
Sul contratto: “Il ritardo era dovuto al fatto che stavamo firmando il contratto. Non entriamo nei dettagli sul futuro perché abbiamo un obbiettivo troppo importante. Da settembre potremo parlare dei coinvolgimenti. Il tempo era necessario perché la Federazione voleva coinvolgermi sui diritti d’immagine, visto che abbiamo fatto molte iniziative e mi sembrava giusto andare incontro alla Federazione. Non credo che questo rinnovo sia una garanzia per i giocatori, perché i giocatori dovrebbero avere una motivazione straordinaria, senza essere condizionati da nulla”
Su Balotelli: “È inaccettabile che venga offeso per il colore della pelle. L’altro giorno 99 persone lo applaudivano e un deficiente lo ha offeso. Ma uno solo non dovrebbe far notizia. Non avevamo dubbi, comunque, che Firenze avrebbe risposto con solidarietà”
Sulle convocazioni: “Non ho ancora deciso: devo ancora aspettare di capire come i giocatori reagiranno ai carichi di lavoro. Dopo la partita di sabato con l’Irlanda daremo i 23 convocati”
Sul modulo: “I giocatori non devono porsi limiti: tante volte non basta avere la personalità, ma bisogna proporre un calcio che valorizzi le qualità dei nostri calciatori”
Su cosa lo ha colpito in questi giorni: “La sorpresa, l’ho detto anche ai calciatori, è stata la sopportazione, non soltanto fisica, ma psicologica. Quando l’allenamento dura tanto, un calciatore può pensare ad altro”
Suli troppi stranieri: “La priorità assoluta è la concentrazione sul Mondiale. È comunque un problema del calcio italiano, delle società, non solo della Federazione. Se in una finale di Champions League c’erano moltissimi spagnoli, questo è significativo”
Sull’uso di Twitter: “Abbiamo deciso di lasciare la massima libertà a tutti di esprimersi. Avranno la massima libertà di rapportarsi coi tifosi”
Su Rossi: “Ho visto un ragazzo che sta facendo grandissimi sacrifici e che sta sognando ad occhi aperti. Questo è un messaggio per tutti i componenti della squadra”
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