Mentre l’ombra del calcioscommesse si abbatte su SCOZIA-NIGERIA, ONAZI guarda avanti e assicura: “Possiamo vincere il Mondiale”

NON SOLO LAZIO – Sospetti di combine nell’amichevole di ieri tra SCOZIA e NIGERIA, che si è disputata al Craven Cottage di Londra. Infatti la National Crime Agency, il dipartimento della polizia inglese che combatte il crimine organizzato, ha contattato la Federcalcio scozzese per comunicargli l’apertura di un’indagine sul match terminato sul punteggio di 2-2. La procedura era stava avviata già prima del match, a seguito di alcune segnalazioni che avevano fatto immediatamente scattare l’allarme e il presidente della SFA (Scottish Football Association) è rimasto in comunicazione con le autorità per tutti i tre giorni precedenti l’incontro. Ad alimentare i dubbi sulla regolarità del match è l’incredibile autore del portiere africano, Austin EJIDE, che al 32′, sul punteggio di 1-0 per la Scozia, ha segnato nella sua porta deviando direttamente un cross dalla sinistra (CLICCA QUI PER IL VIDEO). La rete è stata poi annullata per un contatto con un attaccante avversario, ma le immagini lasciano più di qualche dubbio. Impresa, quella di bucare la propria porta, che è poi riuscita al suo compagno Azubuike EGWUEKWE, con la quale ha riportato in vantaggio i britannici prima del definitivo pareggio di Nwofor.
Al termine del match poi, ai microfoni di Soccernation, il centrocampista della LAZIO, Eddy ONAZI, non si è soffermato su queste polemiche ma ha concentrato il suo sguardo sull’imminente manifestazione iridata: “Voglio vincere il Mondiale, in Coppa d’Africa credevo che avremmo vinto e così è stato. Possiamo vincere, questa è una mia convinzione. Sono consapevole del fatto che una vittoria lascerebbe di stucco il mondo intero, ma sarebbe folle rinunciare a priori a un obiettivo. Il girone? Io rispetto queste squadre che hanno un ranking FIFA superiore al nostro (l’Argentina occupa il 7° posto, la Bosnia il 25°, l’Iran il 37°, mentre la Nigeria si trova in 44esima piazza, ndr), ma onestamente credo che una volta sul campo, tutte le differenze si annullano. Sono davvero impaziente, non vedo l’ora di giocare contro le migliori squadre al mondo. Lo scorso anno non ho potuto disputare la Confederations Cup per un infortunio e non ho affrontato Spagna e Uruguay. Aspetto con ansia il fischio d’inizio”.