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NAZIONALE. CHIELLINI assicura: “Siamo meglio di quello che abbiamo fatto vedere finora”
Il difensore bianconero aggiunge: “Adesso abbiamo due fuoriclasse, Buffon e Pirlo, mentre noi altri ventuno giocatori dobbiamo soltanto metterci a disposizione della squadra”…
BRASILE 2014 – Presso la sala stampa del Porto Real Resort di Mangaratiba, oggi è il turno di Giorgio CHIELLINI presentarsi in conferenza, alla vigilia dell’amichevole contro il Fluminense in programma domani. Queste le sue principali dichiarazioni:
Sulle prime impressioni
“Sono già due settimane che si lavora sodo. Ancora manca una settimana alla partita, stiamo cercando di preparare tutto al meglio. Appena finita la gara contro il. Lussemburgo non vedevamo l’ora di venire in Brasile, per poter finalmente respirare l’aria del Mondiale. Ci sarà un po’ di adattamento al fuso e alla temperatura, ma saremo pronti per sabato prossimo. Tutto è stato preparato al meglio, c’è massima disponibilità e ringraziamo la popolazione locale e quelle persone che si fanno un mazzo tanto per aiutarci e non vengono mai ricordate”.
Sull’Italia che risorge sempre
“È una nostra caratteristica, abbiamo bisogno di tempo per carburare. Sicuramente siamo meglio di quello che abbiamo fatto vedere finora”.
Sui tanti infortuni
“La cosa strana è che sono tutti infortuni traumatici e non muscolari. Noi siamo stati i primi a subirne uno (Montolivo) e dispiace perché perdere un Mondiale è davvero brutto”.
Su se è più difficile vincere a livello internazionale con la Juve o con la Nazionale
“È difficile vincere, perché ci sono tante squadre piene di campioni e di speranze che partono, ma vince una sola. Speriamo di riuscire a vincere anche noi, prima o poi, qualcosa a livello internazionale”.
Sulle sue condizioni
“Sto abbastanza bene, ma, nella prima settimana, dovevo recuperare da una botta alla schiena presa in campionato a Roma. Qualche acciacco dopo una stagione lunga credo che ci possa stare, ma siamo tutti in ripresa”.
Sulla difesa azzurra
“Ne abbiamo parlato anche tra di noi: è un aspetto da migliorare. Credo sia limitativo parlare solo di difesa, mentre credo che la fase difensiva della squadra abbia perso un po’ di intensità e di distanze durante i novanta minuti. Rispetto a due anni fa si è perso un po’ il filo, ma lavoriamo per recuperarlo. Anche perché non prendere gol è una cosa importante perché non sempre è possibile fare 2-3 gol per vincere”.
Sul modulo per migliorare la fase difensiva
“Non è solo il numero degli attaccanti, ma è l’intensità e le distanze da mantenere nella fase difensiva che fa la differenza. Non sono uno, due o tre attaccanti”.
Sulla duttilità di molti giocatori
“Ventitré convocati sembrano tanti, ma non lo sono: tutti gli allenatori avrebbero scelto qualcuno in più. Avere giocatori polivalenti dà la possibilità di cambiare, durante le partite, sistema di gioco e sistema di affrontare gli avversari”.
Sulla stagione stancante della Juve
“L’annata è stata dispendiosa, ma non solo per noi. Ognuno ha i propri obbiettivi, quindi arrivare ad un Mondiale vincendo credo che sia meglio di arrivare avendo fallito. Quando affronti un Mondiale non puoi avere crisi di rigetto: non sussistono altri problemi, se non quelli di iniziare a giocare”.
Sul ritiro blindato
“Ormai è la sesta manifestazione che faccio ed è sempre così. Se vi parlo dei ritiro con le squadre di club, a parte il fatto che gli allenamenti sono aperti al pubblico per ragioni economiche, siamo sempre chiusi allo stesso modo. Domani avrò un’amichevole, lo stadio sarà pieno, ci sarà un sacco di gente, quindi non credo che sussista il problema. C’è grande attesa di calcio in questa Nazione e, anche se siamo blindati, la stiamo respirando”.
Sulle polemiche sul codice etico e sui rischi al Mondiale
“Si è parlato tanto di questo argomento. Ho un centinaio di presenze internazionali ed una sola espulsione con Ronaldo, quindi per me è un problema che non sussiste. I dati mi pare che parlino chiaro: con quelli non si sbaglia”.
Sulla mentalità Juve
“Questa mentalità ha sempre fatto parte della Nazionale. Adesso abbiamo due fuoriclasse, Buffon e Pirlo, mentre noi altri ventuno giocatori dobbiamo soltanto metterci a disposizione della squadra. L’importante è dare tutti noi stessi per la squadra: nel calcio moderno ormai, il singolo non vince. Non ha ancora vinto Messi con l’Argentina, Ronaldo col Portogallo… Figuriamoci se potrebbe riuscirci uno di noi!”.
Sulla difesa a tre
“Decide l’allenatore, non io. Noi siamo solo a disposizione, poi sarà Prandelli a fare le varie scelte”.
Su Barzagli
“Sta meglio, doveva giocare contro il Lussemburgo, ma aveva la febbre a quaranta. Dal campo, il tendine sembra andare meglio, speriamo possa essere nelle migliori condizioni sabato prossimo”.
Su De Rossi difensore
“Non sarebbe una sconfitta per noi difensori perché Daniele, se ha allenato in quello posizione, ha tutte le caratteristiche per giocarci molto bene”.
Sulle differenze di Italia ed Inghilterra rispetto a Euro 2012
“A Kiev è stata una delle migliori partite che abbiamo fatto. In questi due anni siamo cambiate entrambe, siamo ringiovanite, ma credo che l’identità sia rimasta la stessa. Loro portano avanti un gruppo, quello del Liverpool, che ha fatto molto bene. Loro forse come individualità hanno cambiato di più rispetto a noi, ma il mondo i giocare resta lo stesso. Sarà una gara difficile, hanno grandi individualità, da Rooney a Gerrand. Certamente, sarà molto importante anche il fattore ambientale: tutti ci hanno spaventato con questa Manaus quindi siamo curiosi di vedere come sara giocare li”.
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