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Orgoglio LOTITO: “Miro, uno spot per il calcio. Non è sul mercato, è il nostro orgoglio”
“La quota che doveva raggiungere l’ha raggiunta, al di là del fatto che possa segnare o meno in finale…”
NOTIZIE SS LAZIO- Miro KLOSE è il miglior bomber ai Mondiali di tutti i tempi. Il tedesco ha scritto la storia superando il Fenomeno Ronaldo e i complimenti grandinano da ogni dove. Non fa eccezione il presidente della Lazio Claudio LOTITO.
AGGIORNAMENTO ORE 12 – “Mi congratulo personalmente con Miro Klose per aver raggiunto il record di miglior marcatore di sempre ai Campionati Mondiali di calcio salendo a quota 16 gol. E’ un giocatore indistruttibile, l’immagine della felicità e della costanza agonistica”. Poi il patron, nella nota diffusa alla stampa, torna indietro ai tempi dell’ingaggio biancoceleste del panzer: “Lo portai alla Lazio convinto di aver ingaggiato un grande professionista e non ha mai deluso le aspettative. Merita i successi ottenuti, merita il traguardo raggiunto ieri sera nel match contro il Brasile. La sua lealtà lo rende uno spot importante per il calcio internazionale, è l’orgoglio della nostra società. A dispetto di chi nelle ultime settimane si diletta a diffondere false notizie su una sua possibile cessione, torno a ribadire che Klose non è sul mercato e son certo che nella prossima stagione regalerà nuove gioie ai tifosi biancocelesti”.
“Ora abbiamo il campione del mondo, quello che ha segnato più di tutti: Klose. Ma lui non è in vendita, io non l’ho mai messo sul mercato”. Gonfia il petto Claudio Lotito, presidente della Lazio intervenuto dopo la semifinale tra Germania e Brasile ai microfoni di Rai Radio2 durante la trasmissione ‘Un Giorno da Pecora’. “Klose? La quota che doveva raggiungere l’ha raggiunta, al di là del fatto che possa segnare o meno in finale”. Prosegue il patron biancoceleste, parlando poi del futuro del panzer: “Per esserci delle offerte serve che il giocatore sia messo sul mercato e Klose non è sul mercato”. Poi a proposito del rigore reclamato da Maicon una battuta pungente verso i cugini: “Non c’era, si è buttato, quelli della Roma fanno i tuffatori di professione, vanno a scuola di tuffi”.
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