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ESCLUSIVA – Doria e Balanta, parla l’esperto: ”Uno impraticabile, per l’altro serve tempo”

Intervista all’agente Fifa Federico Spada…

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ESCLUSIVA LAZIONEWS – Sfumato dolorosamente l’obiettivo Astori, la Lazio si è rituffata alla caccia di un difensore mancino, in lista da anni. Tra i vari nomi recentemente accostati al club biancoceleste, due di essi fanno capo ad altrettanti profili dalle prospettive interessanti, entrambi provenienti dal calcio sudamericano: DORIA e BALANTA. Il primo, brasiliano classe ’94(1.88 cm x 82 Kg), è titolare nel Brasilerao tra le fila del Botafogo da due stagioni, già adocchiato in Italia da squadre del calibro di Milan e Juventus. Il secondo invece, 21enne colombiano in forza al River Plate(1.81 cm x 78 Kg), è reduce da un campionato argentino da protagonista e si è fatto notare nel mondiale brasiliano. Per capirne validità, possibilità d’ingaggio e adattabilità nel calcio italiano, abbiamo contattato un esperto in materia: l’agente Fifa Federico Spada. Noto per le sue capacità di scouting all’interno del movimento calcistico colombiano, ma non solo. Ecco quello che ci ha raccontato:

La Lazio sembra aver messo gli occhi su Eder Alvarez Balanta, ce lo può presentare?

“Un ragazzo che ha sicuramente ottime prospettive future, che gioca da appena un anno in una lega di alto livello come quella argentina, fresco dell’esordio avvenuto il 4 Aprile 2013. Parliamo di un classe ’93, che, rimanendo in tema Lazio, non potrebbe certo essere pronto come i vari Astori – ormai sfumato- , de Vrij o il parmense Paletta. E’ dunque un ragazzo sula quale puntare per il futuro, ma non una certezza nell’immediato”

Quale sarebbe l’offerta giusta per convincere il River a cedere Balanta?

“Ha una valutazione non esorbitante, tra i 5 e i 6 milioni di Euro. Una cifra che a mio parere vale il suo curriculum, compresa l’apparizione fatta al mondiale, dove ha partecipato in tono minore, ma solo perchè alle spalle dei più esperti Zapata e Yepes. Inoltre è un giocatore duttile, che può ricoprire più ruoli. L’ha dimostrato non solo nel River, dove ha giocato sia da centrale, sia da terzino sinistro, ma anche da mediano come saltuariamente utilizzato nelle partite pre-mondiali della Colombia”

E’ un difensore classificabile come dominante?

“E’ più adatto al ruolo di marcatore, specificatamente come centrale sinistro di una difesa a tre o a quattro. Escludo possa guidare una difesa come “libero”, ad esempio, nel cuore di una difesa a tre. C’è da sottolineare che, non avendo una stazza imponente, è un tipo di difensore che potrebbe far fatica con attaccanti modello Llorente, o anche lo stesso Destro, nei duelli aerei. Gode invece di ottima rapidità e tempi di giocata”

Passando invece a Doria, altro giovane mancino. Cosa ci può dire?

“L’ho visto recentemente giocare in coppia con Marquinhos del PSG, è sicuramente un calciatore di maggior affidamento rispetto a Balanta, che può vantare una maggior esperienza grazie al più elevato numero di presenze nazionali e internazionali. E’  un centrale puro, molto più fisico e sicuramente più pronto a tuffarsi nel panorama calcistico europeo”

Si è parlato di un’offerta biancoceleste di circa sei milioni. Possono bastare?

“Il problema dei brasiliani, al giorno d’oggi, è quello del cartellino. Ci sono sempre dei fondi d’investimento di mezzo, oltre un folto numero di procuratori, percentuali in tante mani diverse. Portare a termine una trattativa del genere è sempre difficile, basti vedere il caso Neymar, dove si è passati da cinquanta a cento milioni totali a causa dei tanti interessi in ballo. Per questo ritengo che a 6-7 milioni sia molto difficile portare a casa un centrale come Doria. A queste cifre è da considerarsi una pista impraticabile, ne servirebbero almeno 10-12”

Con un occhio al calcio colombiano, quali sono i suggerimenti di Federico Spada?

“In questo momento, tra i giovanissimi, è in forte ascesa Felipe Aguilar, classe 1993, che ha partecipato al mondiale under 20 facendo ottime prestazioni insieme a Quintero&Co. Poi cito Francisco Meza, classe ’91, che ha 100 partite accumulate nella massima serie ed è titolare fisso nel Santa Fe Corporation Deportiva, con la quale ha raggiunto la semifinale di Coppa Libertadores: è un marcatore destro, all’occorrenza libero. Quest’ultimo lo metterei sul livello di Astori, De Vrij o Paletta per quanto concerne affidabilità e immediatezza d’impiego, adatti alle esigenze della Lazio. Aguilar invece, al pari di Balanta o Doria, incontreranno maggiori difficoltà d’inderimento nella Serie e ci andrei, al di là delle alte potenzialità, con i piedi di piombo”.

Francesco Pagliaro

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