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LOTITO: “Mercato? La squadra è completa ma se ci sarà un’occasione…”

Il presidente laziale aggiunge: “La partita contro il Milan l’abbiamo fatta noi. PIOLI? Sta carburando”…

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NOTIZIE LAZIO – Dopo le parole di PIOLI e PAROLO, arrivano anche quelle del presidente Claudio LOTITO che, ai microfoni di Rai Sport, commenta la sconfitta odierna col MILAN: “La partita l’abbiamo fatta noi, il Milan ha giocato da Lazio e viceversa. Abbiamo tanti giocatori di qualità che devono essere impiegati anche in base all’avversario. La prima giornata è di assestamento, bisogna registrarla. Le sconfitte sono utili per capire il funzionamento della squadra. Bisogna vedere cosa succederà nel giro di 3-4 partite: può darsi pure che la mia squadra si renda conto che serve più cinismo“. Il numero uno ha modo poi anche di parlare di mercato: “C’è sempre la possibilità di migliorarsi, la squadra è completo ma se si verifica la possibilità di rinfonzarsi, noi non ci faremo scappare l’occasione. Oggi abbiamo visto una squadra che ancora deve amalgamarsi, deve essere più cinica e determinata. Abbiamo un problema di esuberi, come ha detto Pioli. Senza competizioni europee, è un problema avere tanti giocatori che altrove sarebbero titolari. Potrebbero creare dissidi all’interno dello spogliatoio, meglio mandarli a giocare altrove, anche se temporaneamente”. LOTITO si sofferma poi sulla gara di DE VRIJ: “Noi abbiamo preso un difensore che oggi non ha giocato ma che sicuramente giocherà nelle prossime partite, visto che è stato scelto insieme all’allenatore. Comunque, le squadre per entrare a regime hanno bisogno di tempo, sopratutto quelle che hanno preso calciatori all’estero”. Un commento poi sui cugini: “La partita della Roma? La Fiorentina non aveva tutta la squadra al completo, con Rossi e Cuadrado sarebbero cambiati gli equilibri”. Poi il discorso si sposta su argomenti decisamente più complessi, in relazione all’intero stato del calcio italiano. “Bisogna cambiare la mentalità delle persone, che sono legate ai nomi e non alle persone. Noi vogliamo che il campione italiano diventi di nuovo un punto di riferimento a livello internazionale. Dobbiamo creare un sistema autosussistente come in Germania, dove vengono messe in campo fattori che valorizzino il settore giovanile, come la Lazio che ne ha 5 in prima squadra. Bisogna entrare in una logica globale, ad esempio la Germania ha diversi giocatori di nazionalità acquisita. la Lazio è la prima società in Italia che sta realizzando l’Academy, serve per formare la mentalità oltre che i giocatori. La mentalità italiana è legata alle cose materiali”. Di certo Lotito è un personaggio che ha acquisito ormai una grande importanza nelle gerarchie del calcio italiano, oltre che proprietario di due società. “Io non ho scelto il presidente Tavecchio ma ho condiviso un programma, sono entrato nel sistema 10 anni fa con la Lazio che aveva 500 milioni di debiti, era in passivo ed senza staff e con 9 giocatori. Ora siamo sempre in utile. Non ho la tifoseria dalla mia parte? E’ un discorso a sé, fa parte di un sistema del tutto italiano, bisogna riportare le famiglie allo stadio e fermare gli elementi delinquenziali. Solo quando ci si trova davanti a qualcosa di serio ci si batte il petto, ma non si è mai fatto realmente qualcosa”. Si continua a parlare di Nazionale: dopo il Mondiale sembra essere scemato sempre di più l’interesse verso l’Italia. “La governance infatti è andata verso un mister carismatico che avesse interesse nazionale, è un allenatore che ha sempre portato risultati e siamo convinti che può aprire un nuovo ciclo. Io ero d’accordissimo, ha una componente lavorativa ma anche pubblicitaria, abbiamo intrapreso un percorso innovativo e valutiamo anche il ritorno economico; Conte ha grande appeal. Io faccio un ragionamento pratico, i diritti di immagine sono interamente nelle mani della Federazione che può venderli a suo pacimento per ricavare economicamente. In questo momento per il contratto di Conte è intervenuto uno sponsor che non ha nulla a che vedere con il marketing. Conte si è mosso con estrema velocità, va in giro per l’Italia, va a vedere tutte le partite. Tra l’altro abbiamo allestito uno staff molto competente, abbiamo per la prima volta una figura di team manager allargata come Oriali, che non svolge solo funzioni di rappresentanza. Sono questioni che trascendono l’appartenenza, alla Juve o a qualsiasi altra componente. Il programma di Tavecchio è stato votato all’unanimità, poi alcuni si sono sfilati per una questione mediatica nota a tutti, ma Tavecchio ha dimostrato con i fatti portando la Lega Pro , prima in disfacimento, ad avere un’attività pienamente ristabilita. E’ stato detto anche che Tavecchio doveva pagare delle cambiali a Lotito. Per sgombrare qualsiasi condizionamento e dietrologia non voglio fare il vicepresidente vicario. Abbiamo avuto delle scelte sui diritti televisivi, condivise ma non subite: ho portato una novità in Lega Calcio, è finita l’epoca del vassallaggio, i voti si contano e non si pesano, sono tutti alla pari. E il programma è stato condiviso all’unanimità, anche se la Roma si è astenuta perché non era d’accordo con il fair play finanziario anche se poi ha fatto marcia indietro. Poi quando si cambia le norme ci si trova in difficoltà dopo che alcune componenti le avevano consolidate.” Tornando al campionato e alla Lazio, in particolare le domande degli opinionisti della trasmissione si concentrano su Federico Marchetti. “E’ infortunato, ha subito un’elongazione, non è stato uno stiramento di primo grado, ma riprenderà subito dopo la sosta. I giornali dicono tante cose; chi vuole svolgere un ruolo deve fare informazione corretta e rappresentare la realtà. Qui si costruiscono castelli, io non posso stare dalla mattina alla sera a smentire ogni cosa che si legge. Lo stesso problema è stato con Onazi, che ha avuto qualche infortunio.” Nella gara contro il Milan la Lazio si è svegliata tardi, ma ha dimostrato un grande potenziale: “Il potenziale alto bisogna dimostrarlo sul campo, i risultati si raggiungono anche con spirito di gruppo, cinismo, sacrificio, determinazione e agonismo, se mancano queste cose diventa difficile. Ci sono poi dei fattori imponderabili che non dipendono dalle potenzialità, come un palo, una traversa o una spizzata che possono determinare un risultato. La capacità è saper esprimere le proprie potenzialità al 100% nonostante tutto questo. Pioli? Sta carburando, oggi ha visto delle cose e sta correggendo il tiro; una rondine non fa primavera, un primo consulto indicativo è dopo 7-8 partite quando ci si è confrontati un po’ con tutti”.

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