CANDREVA-PULZETTI: quando lo snodo di Cesena ha significati opposti…

LAZIO-CESENA, IL FACCIA A FACCIA – “A Cesena sono stati mesi difficili” contro “Sono contentissimo di essere tornato a casa”. Da una parte Antonio CANDREVA, dall’altra Nico PULZETTI, due storie diverse, ma un punto in comune: l’esplosione con la maglia del LIVORNO. I due centrocampisti infatti hanno difeso fianco a fianco i colori granata dei labronici per una stagione e mezza: dal 2008 al gennaio del 2010, prima che l’esterno romano prendesse la via di Torino, sponda JUVENTUS, mentre la mezzala emiliana – esattamente un anno dopo – si trasferisce a BARI. Domenica, in occasione di LAZIO-CESENA, si ritroveranno di fronte: il primo si è ormai consacrato ad alti livelli, il secondo è alla ricerca di riscatto nella squadra che lo ha lanciato.

CANDREVA-PULZETTI E LO SNODO DI CESENA – Partiamo dal principio: CANDREVA approda a LIVORNO nel 2008, dopo tre anni di gavetta alla TERNANA ed un esordio in Serie A con la maglia dell’UDINESE; PULZETTI invece lo precede di un anno ma il percorso è similare, col trasferimento in granata che arriva dopo le esperienze di CESENA, CASTELNUOVO e HELLAS. La prima stagione in coppia è subito un successo: il LIVORNO di ACORI riesce a centrare subito la promozione in Serie A dopo un solo anno di cadetteria con i due che sono tra i protagonisti dell’impresa. Il salto di categoria non li spaventa, anzi i due riescono a mettersi subito in mostra balzando agli onori della cronaca: corsa e dinamismo sono le loro caratteristiche peculiari che fanno le fortune dei toscani. Un exploit in piena regola, tanto che CANDREVA riuscirà addirittura a strappare la convocazione nella Nazionale di Lippi. Eppure, proprio nel momento in cui sembrava che l’esplosione fosse imminente, arriva il declino per entrambi: per PULZETTI inizia una girandola di trasferimenti che lo porteranno a vestire le maglie di BARI, CHIEVO, BOLOGNA e SIENA nell’arco di quattro anni; ‘Romoletto‘ invece si trasferisce alla JUVENTUS ma, complice la stagione negativa dei bianconeri, non riesce a strappare la riconferma. Seguono poi i passaggi a PARMA e CESENA, ma le giocate di quell’enfant prodige ammirato a Livorno stentano a vedersi. Proprio con i bianconeri tocca il punto più basso della sua carriera: trasferitosi in provincia per rilanciarsi, il giocatore appare svogliato e sfiduciato. Sembrava di trovarsi di fronte all’ennesima storia di un talento che si è bruciato troppo presto ed invece, inaspettatamente, arriva la LAZIO a “salvargli” la carriera: mentre lui è in viaggio con la squadra per la trasferta di Napoli, nell’ultimo giorno di mercato (all’ultimo secondo utile, ndr) il club biancoceleste chiude il suo trasferimento girando ai romagnoli il cartellino di DEL NERO. CANDREVA saluta la Romagna e dà una svolta alla sua carriera: il resto è storia nota, con l’inizio in salita e la rimonta iniziata con quel gol messo a segno proprio contro il Napoli. Percorso diametralmente opposto per PULZETTI: in estate il CESENA, neo promosso in Serie A e alla ricerca di giocatori d’esperienza, lo preleva in prestito dal BOLOGNA. “Sono contentissimo di essere tornato: ho sempre seguito il Cesena e in questi anni ho sempre sperato di poter tornare nella squadra che mi ha lanciato tra i professionisti”, il commento entusiasta nel giorno della sua presentazione. La prima giornata PULZETTI l’ha dovuta saltare per via di un’infiammazione al tendine rotuleo, ma durante la sosta ha lavorato duramente per tornare a disposizione il prima possibile: domenica c’è la LAZIO, c’è la sfida col suo ex compagno di avventure e soprattutto l’esordio nella massima serie con la squadra del cuore. Forse lui riuscirà dove CANDREVA ha “fallito”.

Daniele Gargiulo