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LA STATISTICA – Tutti gli altri segnano, mancano solo DJORDJEVIC e KLOSE

LAZIONEWS.EU – Dopo quattro giornate ogni squadra in gol con almeno un attaccante: laziali ancora a secco…

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APPROFONDIMENTO LAZIONEWS.EU – Esaurita la 4° giornata di Serie A, praticamente tutte le squadre del torneo hanno visto andare in rete i propri attaccanti. Coloro deputati a terminali offensivi del reparto. Tanto con le prime scelte, quanto addirittura, con le seconde linee o ‘alternative di lusso’. E’ il caso dell’INTER (3 gol Icardi, 3 Osvaldo), GENOA (2 Matri, 2 Pinilla),  CHIEVO (1 Maxi Lopez, 2 Paloschi), PALERMO (1 Dybala, 2 Belotti), SAMPDORIA (1 Okaka, 1 Gabbiadini) e CESENA (1 Rodriguez, 1 Marilungo, 1 Defrel). E nel MILAN, aspettando Torres (1 gol all’esordio), Menez è andato 3 volte in rete giocando da prima punta.

Poi ci sono quelle squadre dove i titolari hanno onorato almeno una volta le aspettative, come JUVENTUS (2 Tevez),  UDINESE (2 Di Natale), SASSUOLO (1 Zaza), HELLAS (1 Toni), TORINO (1 Quagliarella), EMPOLI (1 Tavano) e CAGLIARI (1 Sau). Infine le compagini che possono consolarsi con i così detti “panchinari”, ovvero ATALANTA (1 Boakye), PARMA (1 Coda), ROMA (1 Destro) e NAPOLI (1 Zapata). Nella fattispecie non sono stati presi in esame trequartisti o esterni d’attacco, ad esempio, del calibro di Cassano (PAR), Honda (MIL) o Vazquez (PAL), con tre segnature ciascuno; oppure Cossu (CAG) e Callejon (NAP) a quota due.

Quello che emerge è la presenza, di almeno un elemento classificabile come ‘centravanti’ nelle relative rose (laddove il modulo lo preveda), sul tabellino marcatori. All’appello mancano solo Fiorentina(peggior attacco del campionato) e LAZIO, che non hanno mai visto segnare le rispettive punte. In particolare, nella circostanza biancoceleste, il peso del tridente è stato fin ora sorretto dallo striminzito gol di CANDREVA, che rimane un centrocampista avanzato. Le garanzie sotto porta dovrebbero arrivare da DJORDJEVIC e KLOSE: sfortunato quanto impreciso il primo, evidentemente fuori condizione (nonché anagraficamente logoro) il secondo.

L’unica realizzazione del tedesco nei confronti del BASSANO in Coppa Italia, a parte la doppietta di KEITA, conforta la statistica, ma non la sostanza. Alla coppia di avanti laziali, così come a tutti gli interpreti del ruolo, si richiederebbe il minimo sindacale delle 10 reti stagionali ciascuno. Ragionevolmente una ventina in totale, posta la titolarità di uno sull’altro, coppe escluse. Una media ottenibile con un gol ogni tre-quattro presenze, fin ora ampiamente consumate da entrambi. E una Lazio che ambisce al rilancio europeo, al netto del reiterato ballottaggio che non si è ancora definitivamente risolto, ha bisogno dei suoi uomini-gol.

F.P.

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