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CRESPO: “Djordjevic che sorpresa, ma occhio a dare per ‘morto’ Klose. Obiettivi futuri? Allenare la LAZIO”
L’ex biancoceleste aggiunge: “Biglia è un leader. Un rimpianto? Non prendere quel gol di Dalmat…”
NOTIZIE LAZIO – Intervenuto ai microfoni di Radio IES, Hernan CRESPO, uno degli acquisti più onerosi della storia della LAZIO e oggi allenatore della Primavera del Parma, ha parlato proprio del suo ex club e dei suoi progetti futuri: “E’ molto bello iniziare da Parma, ho preferito cominciare da “casa” anche se avevo avuto già delle offerte da prime squadre in Argentina. Mi hanno consigliato di cominciare dai giovani, perché è un trampolino importante per il futuro. Se un giorno sarò l’allenatore della Lazio? Adesso c’è Pioli, è normale che un giorno vorrei allenare le squadre dove sono stato da giocatore e dove ci sono ancora dei sentimenti. Allenare una squadra importante come la Lazio è sicuramente un obiettivo. Uno deve fare un determinato percorso per arrivare a certi livelli. La carriera da allenatore è più lunga di quella da calciatore, ci sarà il tempo per arrivare in biancoceleste”.
Su Pioli
“Conosco Stefano, è una persona per bene, un lavoratore che pretende che le sue squadre giochino in un certo modo. Ha saputo aspettare, imporre le sue idee, ha avuto pazienza in una piazza importante come la Lazio dove ci sono delle grandi aspettative. E’ stato bravo a cambiare modulo e adattare la squadra dopo gli infortuni”.
Si Biglia
“E’ un giocatore molto intelligente, un incontrista con un buon piede. E’ un leader, nell’Anderlecht giocava in un campionato inferiorie, ma era pur sempre il capitano e la bandiera della sua squadra. Prima di lui c’era Kompany, quindi possiamo considerare l’Anderlecht una buonissima scuola. E’ un signor giocatore”.
Su Gentiletti
“Era un giocatore molto importante in Argentina, si è dimostrato adatto al calcio italiano. E’ uno che farà comodo alla Lazio, bisogna fare i complimenti alla società per averlo pescato. E’ uno che difficilmente sbaglia la partita, è un vincente, uno aggressivo. Non a caso ha vinto la Libertadores con il San Lorenzo”.
Su Djordjevic
“E’ una sorpresa un po’ per tutti, a Palermo ha fatto delle cose incredibili. Se mi somiglia? Io sono Crespo, lui è Djordjevic. I paragoni non fanno mai bene e non lo aiuterebbero. Djordjevic deve fare Djordjevic, deve restare sereno, mantenere i piedi per terra e ascoltare Pioli”.
Su Klose
“E’ un signor professionista, ha vinto il Mondiale, è diventato il capocannoniere assoluto, quindi magari non è partito con la stessa fame di prima. Comunque parliamo di un tedesco, quindi occhio a darlo “per morto”.
Sulla Serie A
“C’è una lotta dura in testa, la Roma raccoglie i frutti di grandissime sessioni di mercato. Difficilmente la Juve farà di nuovo 102 punti quindi sarà una corsa serrata fino alla fine. Dietro c’è una bagarre importante, non vedo delle antagoniste importanti alle prime due. Anche la Lazio potrebbe dire la sua…”.
Sul gol più bello con la maglia della Lazio
“Segnare al Bernabeu ha un sapore bellissimo. Un rimpianto? Ho fatto benissimo a livello personale segnando 40 gol in due anni, purtroppo sono riuscito a vincere solo una Supercoppa Italiana. Il nostro percorso è finito a Bari con la rete di Dalmat. Se non avessimo preso quel gol, magari avremmo lottato per lo Scudetto fino all’ultima partita”
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